Il profumo di Suskind


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Sapete che la nostra libreria ha un profumo? Ognuno di noi può concentrarsi su questo profumo che non è altro che il frutto di centinaia di libri.

Girovagando tra i titoli, quando cerco la compagnia di questo “amico” che nulla chiede se non la nostra attenzione fatta di disponibilità e apertura mentale, li riprendo in mano anche dopo anni e dal profumo passo al titolo, al ricordo di quando ho letto quel libro o quell’altro, al suo “sapore” complessivo. E’ appunto questa ricerca che mi ha portato in questi giorni a riprendere a sfogliare “Il profumo”, romanzo dell’autore tedesco Patrick Suskind.

Quale bizzarra ironia, un romanzo che è ha un profumo anche nel titolo e con vicende che si dipanano alla ricerca costante di molteplici profumi.

Questo libro è un prodigioso esempio di originalità: la Storia della Francia del XVIII secolo sembra viaggiare in maniera ora forte e ora sfumata accanto all’universo fiabesco e parallelo della storia di Jean – Baptiste Grenouille, l’uomo che non ha le possibili e consuete qualità della razza umana. E’ un uomo che nasce nella miseria e che è subito rifiutato dalla madre perché “non ha l’odore tipico dei neonati”.

Respinto anche da balie e istituti religiosi, Jean – Baptiste riesce a sopravvivere a dispetto delle regole sociali che impongono un odore accettabile. Crescendo e sopravvivendo, la natura lo ricompenserà; scoprirà, infatti, di possedere un dono straordinario: la capacità unica e dal valore preziosissimo di saper distinguere e percepire gli odori. Decide di diventare il più grande profumiere del mondo. Lascerà la popolosa e fetida Parigi per passare a Grasse, la capitale dei profumi. Jean – Baptiste Grenouille non ambisce alla ricchezza e alla popolarità.

Il suo sogno è di creare un profumo che faccia amare gli uomini tra di loro. Può esservi un’ambizione superiore?

E’ certo che Suskind ha costruito una tela dove possiamo trovare ogni filo dell’animo umano. L’ha fatto con leggerezza sapiente, mescolando l’arte dello scrivere e conducendo il lettore non solo attraverso l’epoca citata ma anche nei suoi recessi umani più intimi e, a volte, brutali. Il fine ultimo, il risultato inseguito, è l’amore: questo solo sembra essere determinante.

Il libro esce nel 1985. E’ del 2006 l’adattamento cinematografico con il titolo “Il profumo – Storia di un assassino”, con Dustin Hoffman. In Italia è edito da Longanesi. Ho “assaporato” questo libro in montagna, durante il capodanno 2007: più speciale che qualsiasi cenone.



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