Maison Gattinoni


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La storia della Maison Gattinoni é legata alla sua fondatrice Fernanda (1907 – 2002), protagonista indiscussa della moda internazionale per oltre 50 anni. Una formazione europea, tra Londra e Parigi (Maison Molyneux) prima di approdare a Milano alla sartoria Ventura. Un periodo breve. Il desiderio di trasferirsi nella capitale é piú forte.  Fernanda Gattinoni apre il suo primo atelier nel 1946 in via Marche, il primo abito con l’etichetta Gattinoni è un tailleur di velluto verde per Clara Calamai. Dopo qualche anno Madame Fernanda si sposta in via Toscana, attuale sede della Maison, a pochi metri da Via Veneto.
Il suo atelier adiacente l’ambasciata americana, vede come cliente abituale la prima ambasciatrice degli Stati Uniti d’America in Italia Claire Booth Luce.Ma anche le donne piú affascinanti dell’aristocrazia romana e le attrici di Hollywood frequentano il suo salotto-couture. Nessuna esclusa.

Anna Magnani, Lana Turner, Bette Davis, Barbra Stanwick, Ingrid Bergman spesso accompagnata dal regista e compagno Roberto Rossellini, Gina Lollobrigida, Lucia Bosé, Ava Gardner, Kim Novak, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn, indimenticabile interprete di Guerra e Pace. Fernanda Gattinoni firmó i costumi della celeberrima pellicola, diretta nel 1956 da King Vidor, lanciando lo stile impero ed ottenendo una nomination agli Oscar. Tra le sue clienti illustri anche Golda Meier, Giulietta Masina, Mimise Guttuso, Jackie Kennedy.

 

Margareth d’Inghilterra, nel 1961, fece scandalo indossando abiti Gattinoni a Buckingham Palace: l’etichetta di corte negava infatti alle Altezze Reali di indossare abiti creati da stilisti stranieri.
Eva Peron scelse nell’atelier di Via Marche, nel 1947, l’abito nero per essere ricevuta da Papa Pio XII. E fu proprio Fernanda Gattinoni, 10 minuti prima della cerimonia religiosa a San Pietro, a sostituire con lunghi guanti bianchi le maniche dell’abito di pizzo di Maria Josè, Principessa del Belgio, che andava in sposa al futuro Re d’Italia, Umberto di Savoia, l’8 maggio 1930. Per la sua instancabile attivitá Fernanda Gattinoni é stata insignita, nel corso della sua lunga carriera, di numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero. L’atelier di via Toscana cresce e si rinnova intorno alla seconda metà degli anni ’80 con le creazioni del figlio di Fernanda Gattinoni, Raniero che imprime all’azienda una svolta, dando un nuovo corso all’internazionalizzazione della griffe. Una vera e propria operazione di restyling affiancando all’Alta Moda il Prêt-à-porter, senza tradire il lusso e l’alta artigianalitá. Tratti che distinguono ancora oggi il prodotto Gattinoni.

 

La storica Maison esce dall’atelier romano, viaggia alla volta dell’Europa e del mondo. Raniero chiama accanto a sé, come coordinatore, un compagno di studi, Stefano Dominella, oggi Presidente della Maison. Insieme lanciano linee nuove di Prêt-à-porter ed accessori usando metodi all’avanguardia ed idee innovative, pur mantenendo la tradizione e la ricerca di stile proprie di Gattinoni.

Nel 1988 entra nel team il  giovane talento Guillermo Mariotto. Sarà lui ad assumere la direzione artistica della Maison. Il debutto ufficiale sulle passerelle nel 1994 con una indimenticabile sfilata dedicata ad Eva che ispiró la famosa scena della “Sfilata Nuda” nel film Prêt-à-porter di Robert Altman. Sará un susseguirsi di successi. Ogni sfilata un evento, in luoghi indimenticabili.

Tutte le collezioni firmate da Guillermo Mariotto racchiudono una sceneggiatura attenta, quasi una partitura cinematografica e teatrale. E la bellezza si può trovare ovunque, nella piece Edoardo II di Marlowe, interpretata magistralmente in passerella dal premio Oscar Vanessa Redgrave. Nella collezione The Church, omaggio al misticismo, sfilano i mali ed i vizi dell’anima e la Chiesa Anglicana di All Saints di Roma ospita per la prima volta una sfilata di moda. Madame Butterfly nel centenario del capolavoro pucciniano, dopo la prima dell’opera a Torre del Lago nel 2004, diretta da Placido Domingo, di cui Mariotto ha firmato i costumi, ispira una memorabile collezione presentata nella Cavea dell’Auditorium “Parco della Musica”. Nel 2007 firma i costumi di Actor Dei – Opera Musical il primo musical sul Santo Padre Pio; nel 2009 il sodalizio col teatro si rinnova: Guillermo Mariotto crea i costumi per lo scherzo musicale “Freud Freud I love you” andato in scena, in anteprima mondiale, il 15 gennaio al Teatro Olimpico di Roma.

Attualmente in calendario 4 sfilate l’anno: per l’Haute Couture durante la manifestazione AltaRomaAltaModa e per il Pret-â-porter durante Milano Moda  Donna, 10 licenze da gestire ed un qualificato staff creativo composto da 15 persone, coordinato dal direttore artistico della Maison Guillermo Mariotto. Un unico credo. “Lo stile Gattinoni -commenta Mariotto- è energia, emozione pura, vortice dinamico tra femminilità e androginia. Il tutto elaborato con dettagli sartoriali. Segnali veri del nuovo lusso”.



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