Teleangectasie degli arti inferiori


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Con questo termine viene indicata  la ” dilatazione patologica dei vasi più periferici di piccolo calibro”degli arti inferiori. I vasi “dilatati” in questa sede costituiscono un inestetismo frequente (affliggono, infatti,  più della metà delle donne europee ed americane). Le cause di insorgenza sono legate a fattori costituzionali, terapie ormonali, insufficienza venosa, traumi, prolungata stazione eretta, esposizione a fonti di calore e ustioni.

Non esiste una correlazione obbligata tra teleangectasie e insufficienza venosa: capillari ectasici possono essere presenti in donne senza varici.
Spesso sono causa  di fastidiosi bruciori, dolori puntori, pesantezza che si accentua in stazione eretta e nella fase premestruale. La scleroterapia è ad oggi uno dei metodi più sicuri e meno costosi per la terapia  delle teleangectasie degli arti inferiori.Prima di iniziare un ciclo di terapia sclerosante è opportuno raccomandare un esame clinico-strumentale accurato anche per pazienti che si presentano dallo specialista solo per problemi estetici inerenti alla comparsa di microvasi arborescenti alle estremità inferiori, per la possibilità di etiologia  quanto mai varia. La sclerosi di una varice  è caratterizzata dall’iniezione nel lume di un  vaso di una  soluzione chimica capace di provocare una lesione della parete vasale e successiva formazione di un trombo secondario che si modifica nel tempo provocando occlusione della varice  e scomparsa  della  stessa. Le moderne  soluzioni sclerosanti con diversi meccanismi provocano dopo alcune ore un rigonfiamento del vaso con successiva desquamazione. Dopo circa 15 ore si assiste alla deposizione di un trombo, che si fissa alla parete del vaso in modo sempre più tenace fino a provocarne,  dopo circa 40-60, giorni  la sua fibrosi. Le  sedute vengono effettuate a scadenza settimanale fino alla completa scomparsa del vaso. Si utilizzano, almeno inizialmente, basse concentrazioni di sostanza, nelle sedute seguenti in caso di insuccesso, si potrà aggiustare la quantità e concentrazione della sostanza o scegliere un agente diverso.Generalmente dopo la terapia, si assiste alla comparsa di eritema cutaneo, che si manifesta con vari gradi di edema e arrossamento localizzato alla sede di iniezione e che si risolverà da solo dopo alcune ore. Subito dopo la seduta viene consigliato di indossare una calza elastica da portare per 3-4 giorni, potendo ritornare alle consuete attività quotidiane. Un’altra manifestazione frequente è caratterizzata dalle ecchimosi, anche questa si risolve spontaneamente senza esiti. Le complicanze più temute sono le iperpigmentazioni cutanee che però sono operatore-dipendente nel senso che una buona tecnica di esecuzione le riduce al minimo e comunque sono generalmente benigne dato che si risolvono entro i primi due anni nello 80% dei casi. Anche l’incidenza di tromboflebiti superficiali è drasticamente ridotta dalla scelta corretta dell’agente sclerosante e dalla sua concentrazione.

 



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