WORLD SWEET HOME


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Vado a Parigi. Ho deciso di concedermi un fine settimana romantico, tra me e me. La meta mi sembra quella giusta anche se ce ne sarebbero molte altre da prendere in considerazione. Mi accontento della prima idea, voglio essere “un donna clichè”: vada per Parigi.

Per prima cosa ci vuole un posto dove stare. D’impatto digito su google www.lhv.com ed ecco una impressionante quantità di hotel super lusso. Infondo ho deciso di chiedermi di sposarmi, non è che posso andare in un posto qualsiasi. Dopo pochi secondi mi sento come la volpe con l’uva: decisamente fuori budget. Proviamo con www.splendia.com. Le cose migliorano, non di molto ma migliorano. Moltissimi gli alberghi convenzionati con questo sito: tutti di charme e tutti comunque cari. Ci rifletto. Qual è la prima cosa che desidero quando mi trovo ad alloggiare in un paese straniero? Beh certo, non ci vuole molto per rispondere: sicuramente vorrei sentirmi a casa. Non che casa mia sia esattamente una magione ma sto parlando di una sensazione ben precisa. In poche parole vorrei sentirmi parte della città e non “un precario individuo di passaggio” come spesso succede quando la porta della camera 1102 ti si para davanti e la penosa scenetta della “chiave magnetica smagnetizzata” si ripropone, puntuale e inesorabile. Ad essere sincera, poi, non  mi va  neanche di spendere tutti questi soldi per andare in un posto che, bene che vada, siamo dentro in cento. Dov’è finita la tanto di moda “esclusività”? Va bene, mi ingegno. Dopo una mezz’ora di navigazione eccolo lì. Il sito che cercavo si chiama www.myaddressinparis.com ed offre fantastici appartamenti in affitto per brevi periodi. Sembrerebbe essere arrivata l’ora del residence. Anche in questo caso i prezzi non sono quelli del discount ma vuoi mettere!? Vado a Parigi tre giorni e posso dire di essere “a casa mia”. Ci sono deliziosi pied a terre (d’altra parte se non sono a Parigi!) in zone centrali, a  partire da circa 100€ al giorno. Se vuoi puoi avere, con un costo aggiuntivo s’intende, servizio di pulizia, fiori freschi, champagne e fois gras. A quel punto potevi andare al Ritz ma vuoi mettere?! Sola soletta a casa tua che ti sorseggi il tuo champagne?! Libidine. Inizia a diventare decisamente meglio di casa mia.

 

Che non sia questa la nuova frontiera chic del viaggio? Basta un clic per capire che a Londra si può fare la stessa cosa. Vado su www.LondonChoice.com e non c’è che l’imbarazzo della scelta.  Figuriamoci se non si sono attrezzati a dovere negli Stati Uniti! In un attimo eccomi dentro www.homeaway.com ma a questo punto è dura contenere l’entusiasmo. Qui non ci sono appartamenti da affittare giornalmente solo in America, qui c’è “casa mia in tutto il mondo”! E’ fatta, ormai non posso più tornare indietro. Dopo questa folgorazione gli alberghi, così dozzinali e frequentati, non mi avranno mai più. Certo, se mi verrà voglia di fare due chiacchiere non potrò scendere al bar nella speranza che il portiere sia ancora sveglio e se magari avrò voglia, non so, mettiamo di un toast dovrò andare a procacciarmelo da sola senza aspettare che arrivi, comodamente sdraiata. Ora che ci penso, dovrò anche mettere una pietra sopra alle saponettine e le cuffiette che ogni volta restano inavvertitamente nel mio beauty. Non lo so, potrei anche ripensarci. Faccio un altro giro su Splendia.com, così tanto per dare un’occhiata a quell’hotel, mi pare si chiami “Color design”, che aveva un’atmosfera così familiare!



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