Il passaggio muto di Gail Sheehy


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Il passaggio muto di Gail SheehyLa filosofia di “BonVivre” è che la vita dovrebbe essere goduta sempre anche nei suoi molteplici cambiamenti… Chi non ne ha avuti?  Quante e quante volte ci siamo dovuti  adattare o, addirittura, reinventare un nuova vita…

Ma c’è un passaggio nell’evoluzione femminile che, soprattutto, in Italia è vissuto dalle donne come fosse un’onta, una cosa da nascondere, qualcosa di cui non possiamo parlare, neanche fra di noi: la menopausa.

Una parola che nella mostra società, ossessionata all’idea di giovinezza a tutti costi, è un vero tabù. Insomma, la menopausa è una trasformazione fisica e psicologica che poche donne ammettono volentieri di attraversare.

Pensate che addirittura la scrittrice George Sand, musa ispiratrice di Chopin, donna sempre all’avanguardia, scrive nel 1853, a soli 49 anni, queste parole al suo editore: “Quello che sto vivendo è un’ esperienza fenomenale: sono convinta di avere sudorazioni quindici o venti volte al giorno… risentendone sia in termini di spossatezza che di affaticamento, ciò nonostante continuo a lavorare ma con grande fatica.”

L’ignoranza dei fatti spingeva George Sand, quasi, a rimproverare se stessa del cambiamento psico-fisico che stava subendo.

Oggi, fortunatamente, le cose sono molto cambiate, anche se il silenzio, sia delle donne, che degli uomini (andropausa), su questo ulteriore passaggio delle nostre esistenze non aiuta a conoscere gli enormi salti che ha fatto la ricerca, la medicina, la psicologia, la scienza, per attenuare alcuni naturali accidenti che questo cambiamento comporta.

Questa premessa per segnalarvi un libro, “Il passaggio muto” scritto dalla giornalista americana Gail Sheehy, che certamente vi aiuterà, quantomeno, ad avere la forza di parlarne, di chiedere consiglio, di consultare uno specialista. Una vera e propria indagine sulla salute, sulla felicità e sulla maturità della donna che si pone l’obiettivo di abbattere i pregiudizi del silenzio e dell’isolamento.

La menopausa rivisitata come  “passaggio”,  una sorta d’ingresso alla seconda metà della vita che può essere ancora ricco di tante belle sorprese professionali e sentimentali tutte da vivere.



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