Il Glicine color lillà.


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Il glicine è una pianta rampicante, per le sue particolarità è molto diffusa nei giardini della nostra Penisola. I suoi fiori hanno una serie di caratteristiche, tali da rendere la pianta del glicine immediatamente riconoscibile: la forma a grappolo, l’intenso profumo e il colore lillà, tanto particolare che spesso nel linguaggio comune si parla proprio di “color glicine”. Il nome Wisteria deriva dal nome del grande antropologo Kaspar Wistar che ne era innamorato. Il glicine approda in Europa solo nel 1700, importato soprattutto dall’oriente, Cina, Giappone, Corea e della costa dell’America Orientale.

Il glicine ha un grande significato per cinesi e giapponesi: simboleggia l’amicizia più profonda e reciproca. Pare, infatti, che, quando gli imperatori giapponesi si recavano in viaggio in altri imperi, portassero con sé delle piantine di glicine tenute in mano da chi apriva il corteo al momento dell’entrata nella città ospitante, proprio per manifestare lo scopo amichevole della visita. Ancora oggi donare il glicine vuole essere una dimostrazione di amicizia

Il glicine si presenta come un arbusto rampicante dalle foglie di colore verde intenso e dona una bellissima fioritura in primavera. E’ una pianta che non teme il freddo dell’inverno ed ama il sole caldo dell’estate. Adattissimo per creare barriere visive o coprire pergolati offrendo così una piacevole e fresca ombra. Si attorciglia intorno ai supporti che servono a sostenere i suoi rami appena nati fino a diventare un vero e proprio fusto ligneo di interessanti dimensioni e quindi autoportante. Attenzione infatti all’attorcigliamento dei rami del glicine intorno a recinzioni metalliche o ringhiere perché crescendo potrebbe avvolgerle completamente con i suoi rami sempre più grossi fino a rovinarle deformandole.

Il glicine inoltre ha un apparato radicale che negli anni necessita di molta terra. Per questo non è indicato come pianta da tenere in vaso, tuttavia, all’occorrenza è possibile tagliare la parte vegetativa e le radici più esterne per mantenere ridotte le sue dimensioni e godere dei suoi fiori anche in un balcone.

Come si coltiva.

E’ una pianta dalle esigenze davvero minime. Il momento migliore per piantarlo è tra ottobre e marzo, in un terreno fertile e ben drenato. Il primo anno può sembrare un po’ dormiente poiché ha difficoltà ad attecchire, ma una volta radicato bene nel terreno inizierà una crescita vegetativa vigorosa e piacevole senza necessitare di cure particolari.

Per mantenerlo in buone condizioni è necessario togliere periodicamente le foglie secche e concimarlo una volta al mese (soprattutto se coltivato in vaso) con fertilizzanti minerali poveri di azoto. Se la concimazione viene svolta regolarmente il problema di infestazione della pianta da parte di afidi o ragnetti rossi verrà limitato solo al primo anno.

Ama essere esposto al sole ed essere annaffiato regolarmente, anche se comunque non teme eventuali periodi di scarsa idratazione.

 



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