Le creme e l’invecchiamento cutaneo

Anche se il  progresso scientifico ha messo a punto sempre più efficaci tecniche per la prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, le creme antirughe fanno a tutt’oggi la parte del leone. Questo, ovviamente è dovuto alla loro notevole maneggevolezza e minor costo rispetto ad altri sistemi.
Le creme a base di Acido Retinico (o tretinoina precursore della vitamina A) ad esempio, contrastano la formazione delle antiestetiche rughe,  in quanto tale sostanza mette in atto una vera e propria riprogrammazione cellulare attraverso un’azione di depressione e attivazione genica che riporta le cellule cutanee in una fase vitale propria della giovane età. Infatti, l’acido retinoico influenza la produzione d’importanti proteine, le cheratine del collagene cutaneo e di enzimi coinvolti nel processo di cheratinizzazione.

Il trattamento topico con acido retinoico è in grado di indurre l’espressione di due cheratine normalmente assenti nell’epidermide adulta. L’acido retinoico è in grado di stimolare la formazione di collagene  nel derma attraverso la stimolazione dei fibroblasti. Determina inoltre riduzione delle macchie solari tipiche dell’età avanzata con ripristino di una normale pigmentazione e attiva la neoformazione vascolare, favorendo l’apporto di sostanze nutritive. L’acido retinoico è indicato nel photoaging, nell’acne, nelle iperpigmentazioni, nella couperose e nella rosacea. Il trattamento all’inizio va effettuato con dosaggi estremamente modesti per saggiare la reattività cutanea. Si inizia  con creme allo 0,01%  applicate una volta la settimana, successivamente è possibile aumentare  la frequenza. Dopo il terzo mese si utilizzano quelle allo 0,025% e allo 0,05%. I limiti nell’utilizzo di queste prodigiose  molecole sono derivati dall’uso improprio di utilizzo. Sebbene rappresentino un’arma molto efficace nei confronti del fotoinvecchiamento sono pur sempre farmaci e come tali devono essere considerati.