Grazie a Louis Vuitton e Arzanà Navi il Padiglione Venezia restaurato riaprirà i battenti


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Meno di un anno dopo la riconsegna della Pala gotica della chiesa di San Salvador restaurata, la Maison Louis Vuitton, è nuovamente protagonista, questa volta insieme a Arzanà navi Spa, di un intervento di “restaura-azione” – come l’ha definito Enrico Bressan, presidente di Fondaco – “che ha regalato alla Città di Venezia il recupero del Padiglione Venezia nei Giardini della Biennale proprio nel primo anniversario dell’insediamento della nuova Amministrazione”.

Il Padiglione Venezia, realizzato nel 1932 su progetto di Brenno Del Giudice sull’isola di Sant’Elena, collocato fra quelli di altri Paesi espositori alla Biennale, è un luogo simbolo della Città e dell’arte veneziana, testimonianza della volontà delle istituzioni locali del tempo di tutelare e promuovere la produzione artistica dell’artigianato e delle piccole industrie locali. “ E’ un segno di venezianità – ha spiegato il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni – che dava e darà il segno dell’importanza della presenza della Città nell’ambito di una rassegna sempre più internazionale”. La riconsegna della struttura completamente restaurata, sia all’esterno che all’interno – ha garantito Bressan – avverrà entro il 20 maggio e in occasione della 54. esposizione d’Arte, che sarà inaugurata il 4 giugno, ospiterà i “Mari verticali” di Fabrizio Plessi, perfetta sintesi della passione per il mare e la vela che accomuna i partner di questa impresa.

A celebrare l’avvio di questa importante partnership a Ca’ Farsetti questo pomeriggio, in occasione della presentazione dell’intervento, oltre al vice presidente di Louis Vuitton, Pietro Beccari, c’erano anche Antoine Arnault, figlio di Bernard, presidente e Amministratore delegato del gruppo Lvmh (Moët Hennessy Louis Vuitton) et Benoit De Crane d’Haesselaer, direttore generale di Louis Vuitton Italia. “Venezia è una città unica al mondo – ha spiegato Beccari – e  il Veneto esprime ancora oggi il miglior artigianato a livello mondiale: il recupero di questo luogo simbolo ci onora”. Anche il presidente di Arzanà Navi, Alberto Peruzzo, ha sottolineato la presenza sul territorio di maestranze molto qualificate e ha auspicato che si tratti della posa della prima pietra di un progetto imprenditoriale che ha molta voglia di investire al fine di valorizzare un territorio con risorse umane così preziose.

Il sindaco, a sottolineare l’importanza della presenza della Città all’interno  della Biennale d’Arte, ha annunciato la nomina di un commissario e di un curatore del Padiglione Venezia, rispettivamente Madile Gambier e Renzo Dubbini, al fine di garantire il livello artistico e qualitativo del luogo di esposizione delle eccellenze dell’arte contemporanea veneziana. L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni, ha infine auspicato che questo importante rapporto di collaborazione – di cui Venezia ha sempre più necessità per conservare il suo patrimonio – si rafforzi e si consolidi sempre più nel tempo.

 



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