A Napoli, Caltagirone e a Orvieto i presepi più “illustri”


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La tradizione del presepio, oggi in Italia, è talmente radicata che addirittura vi sono luoghi dove per settimane un’intera economia ruota intorno a quest’antica usanza e alla sacralità della sua storia. Come a Napoli,dove i vicoli che vanno fra Piazza San Domenico Maggiore e i Tribunali, passando per Via San Biagio dei Librai e per Via San Gregorio Armeno, sono il centro nevralgico di questa tradizione, con le sue botteghe ricche di colore, di odori e di quell’arte che riporta alla più antica cultura partenopea. Si vive un’atmosfera ricca di teatralità, intrinseca nello spirito napoletano, tale da ricordare il grande Eduardo in Natale in Casa Cupiello” e dove i profumi di taralli, di struffoli, di roccocò, si miscelano alla voce della gente alla ricerca del presepe o della figura particolare da comprare, sempre piena di calore e musicalità. Ma non basterebbe un libro per descrivere l’emozione data da un luogo che già di per se, pare essere uno scenario presepiale, e quei momenti sembrano cancellare gli orrori provocati dalla gente di “malaffare”, lasciando spazio solo all’effimero, al magico e alla maestria degli artisti.

 

 

Un altro centro molto noto per l’arte figurata e quindi per i presepi, è Caltagirone. Una tranquilla cittadina nel cuore della Sicilia, dichiarata patrimonio dell’Unesco, dove interi quartieri medioevali sembrano confondersi con gli scenari dei presepi,soprattutto quando le nebbie invernali la rendono ancora più misteriosa, alta ed inespugnabile fra i monti che la circondano. Anticamente i “Santari” ed i “Pasturari” modellavano e coloravano le figure della Natività, realizzavano i “Bambinelli”, utilizzando la cera e le ponevano nelle “Scaffarate” cioè in una bacheca a vetri, esposta durante tutto il periodo natalizio e conservata gelosamente durante il resto dell’anno. Caltagirone, da sempre, é stato uno dei centri più importanti nella creazione di queste figurine, che generalmente venivano fatte in creta e su quest’arte è stata basata buona parte dell’economia della città. Il nostro viaggio continua alla volta di Orvieto, nel bellissimo quartiere medievale, dove ci aspetta un percorso davvero straordinario nelle grotte sotterranee del Pozzo della Cava che si popolano di personaggi animati a grandezza naturale, così prende vita un presepio ritenuto  uno dei più originali e suggestivi d’Italia. Sarà proprio il pozzo, celebre per essere stato fatto scavare da Papa Clemente VII su una preesistenza etrusca, ad ospitare la scena della Natività, allestita per l’occasione con la collaborazione di esperti speleologi che posizionano i personaggi restando appesi a delle funi su uno strapiombo di 36 metri.



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