“Incroci di civiltà” a Venezia


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Dal 18 al 21 aprile tornano a Venezia, per il quinto anno consecutivo, gli incontri letterari di “Incroci di civiltà” (www.incrocidicivilta.org): da mercoledì 18 a sabato 21 aprile, la città farà la cornice ideale e da ispirazione a questo festival che è diventato ormai un fenomeno internazionale, capace di attrarre autori da ogni parte del mondo, disposti ad incontrarsi e a confrontarsi, per esprimere le proprie visioni e scelte di vita, in un costante accostamento di culture vicine e lontane.

L’iniziativa, promossa e fortemente voluta dall’Assessorato comunale alle Attività culturali e dall’Università di Ca’ Foscari, è stata presentata questa mattina,  con una conferenza stampa svoltasi a Ca’ Foscari, da Tiziana Agostini, assessore comunale alle Attività culturali, Silvia Burini, prorettore alle Produzioni culturali e ai Rapporti con le istituzioni, e dal docente Flavio Gregori, curatore del progetto, alla presenza di molti rappresentanti delle istituzioni culturali  veneziane. Il gioco degli incroci è infatti non solo letterario, ma anche reale, perché l’organizzazione della kermesse coinvolge i maggiori enti che fanno cultura in città: dalla Fondazione Musei Civici al Circuito Cinema, dalle Scuole Grandi di San Rocco e di San Giovanni Evangelista all’Ateneo Veneto, dalla Fondazione Querini Stampalia a Barchetta Blu – solo per citarne alcune – oltre a diverse librerie veneziane, dove sarà possibile trovare i volumi degli autori ospiti.

“Incroci di civiltà – ha commentato Agostini – offre l’opportunità di riflettere sul mondo attraverso la letteratura. Oggi che la verità è un caleidoscopio che gira vorticosamente senza approdare ad un punto certo, è meglio rinunciare a trovare ‘la Verità’, ma piuttosto cercare i punti di vista, le individualità che solo la letteratura riesce a restituire. C’è bisogno di narrazione della realtà, non di verità assolute. D’altra parte, la letteratura ha anche delle valenze più ampie, perché è più in generale uno strumento per comunicare saperi”. Con quest’ultima affermazione l’assessore ha voluto riferirsi in particolare all’evento di apertura: mercoledì pomeriggio, all’inaugurazione, che avrà luogo alla Scuola Grande di San Rocco, ci sarà infatti la consegna del Premio Bauer Ca’ Foscari ad Antonio Damasio, figura di spicco nel campo delle neuroscienze che, proprio attraverso una sapiente narrazione, è riuscito a diventare un grande divulgatore, oltre che scienziato e filosofo.

Tra le particolarità di quest’anno, messe in luce poi da Burini e Gregori, una più ampia “offerta di incroci”: sono stati invitati autori che non sono propriamente scrittori (oltre a Damasio, Ghada Abdel Aal, autrice del blog più seguito durante la primavera araba in Egitto), ma è stato dato risalto anche alla comunicazione attraverso il linguaggio dei segni e l’espressione cinematografica, con una retrospettiva alla Casa del Cinema e un appuntamento al Multisala Giorgione. C’è inoltre attesa per le creazioni del progetto di scrittura residenziale sostenuto dai Musei Civici, mentre l’associazione BarchettaBlu proporrà per la prima volta un programma alternativo sull’espressione letteraria e la lettura, dedicato ai più piccoli.



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