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Saving Australia’s Wildlife

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Le vacanze nei parchi naturali non sono una novità, anzi, sono un settore in continua crescita che appassiona sia i giovani che le famiglie. E l’Australia non ha niente da invidiare a nessun’altra zona del mondo per ciò che riguarda i suoi parchi e le sue riserve, dove si realizzano programmi avanzatissimi di protezione della flora e della fauna locale, ma si incentiva allo stesso tempo il coinvolgimento dei visitatori. Una delle più note aree di conservazione del patrimonio naturale australiano è sicuramente quella situata a Phillip Island. L’isola si trova a soli 140 chilometri a sud est della città di Melbourne, nella regione del Victoria, e per la sua posizione favorevole è molto frequentata da turisti ed appassionati che vogliono vivere un’esperienza unica a contatto con la natura incontaminata.

Il Phillip Island Nature Park, creato nel 1966, è di proprietà del governo di Victoria. 1805 ettari dedicati allo studio e alla conservazione di koala, pappagalli, pinguini, opossum e ogni altra specie vivente a rischio di estinzione che abiti l’isola. Il parco si autofinanzia anche grazie a programmi studiati ad hoc per coniugare un costante afflusso turistico con una partecipazione volontaria alle numerose attività di salvaguardia ambientale.

 

Saving Australia’s Wildlife è uno di questi progetti turistico-educativi, dedicato a gruppi di studenti e, in generale, a chiunque sia interessato a partecipare attivamente alle attività del parco. Il programma ha l’obiettivo di mettere i visitatori in contatto diretto con gli animali nativi dell’Australia, tra cui i famosi pinguini minori blu (Eudyptula minor), i koala, gli opossum, i pappagalli dal ventre arancione e molti altri.

Il programma si articola in una giornata di visita e lavoro, tra la Churchill Island Heritage Farm, il Koala Conservation Center e le spiagge della famosissima Penguin Parade, la sfilata dei pinguini che al tramonto tornano alla colonia dopo una giornata di pesca.  Niente a che vedere con una visita ad uno zoo: si osservano gli animali nel loro habitat naturale, si offrono loro germogli di eucalipto, si estirpano le erbe infestanti e si piantano al loro posto le  specie autoctone. Prima del tramonto, i visitatori sono guidati dai ranger e volontari alla costruzione di nidi per i volatili protetti del parco, che vengono poi posizionati all’interno della riserva.

Le testimonianze di coloro che hanno partecipato a queste attività sono entusiastiche. Molte persone viaggiano in Australia per vedere canguri, koala e centinaia di altri animali, ma poche hanno il privilegio di nutrirli, costruire case per loro e contribuire alla salvaguardia delle specie in pericolo. Un’esperienza unica, non in Australia, ma dentro l’Australia.

Tra coloro che hanno già partecipato a questo genere di attività c’è Alessandro Ossola, laureato in Analisi e Management delle Risorse Naturali con l’ambizione di diventare un ranger: “Ho lavorato al Phillip Island Nature Park svolgendo una serie di attività come la rivegetazione, la costruzione dei nidi per i pinguini la rimozione delle weed e molto altro! L’esperienza è stata fantastica al punto tale da decidere di trasferirmi a breve in Australia per almeno tre anni, per seguire un dottorato di ricerca in ecologia all’Università di Melbourne.”

redazione

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