Muore Mariangela Melato. Grande Mariangela…


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Era una vera signora della scena, dal set cinematografico al teatro.Il suo nome resterà nel firmamento dei grandi. La notizia del decesso in una clinica romana di Mariangela Melato – 71 anni, milanese, malata da tempo – ha suscitato una profonda costernazione negli ambienti italiani dello spettacolo e della cultura.

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Eclettica, dotata di una presenza scenica innata e fortissima, la Melato sapeva passare con perfetta padronanza artistica dai ruoli tragici di Medea o di Fedra ai registri brillanti, tra ironia e melodramma, di una certa commedia all’italiana: come in “Mimì Metallurgico” (1972), e “Film d’amore e d’anarchia” (1973) di Lina Wertmüller. In precedenza, con “Alleluja brava gente” (1970) si era egregiamente cimentata anche nel musical.
Da ragazza aveva studiato pittura all’Accademia di Brera. Per pagarsi la scuola di recitazione aveva fatto anche la vetrinista della Rinascente. Formatasi con registi come Fo, Visconti, Ronconi (l’Orlando Furioso è del ’68), la Melato aveva maturato nel tempo una personalità artistica di rara duttilità, alla base di certe sue indimenticabili performance teatrali, da Euripide fino a Pirandello a Shakespeare. Dal ’93 collaborava con lo Stabile di Genova.



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