Adotta una guglia


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Italia, Milano. Il Rotary aderisce al progetto Adotta una guglia nella veste di Grande Donatore. La partecipazione dei soci Rotary ha inaugurato una nuova forma di sostegno alla campagna di raccolta fondi lanciata dalla Veneranda Fabbrica nell’ottobre 2012, con il coinvolgimento di centinaia di rotariani dei Distretti 2041 e 2042, che hanno aderito al progetto. Il coinvolgimento emozionale e culturale promosso dal Rotary alla scoperta del sistema Duomo ha accresciuto la conoscenza del Monumento e la consapevolezza di partecipare a un progetto che affonda le sue radici nel grande cammino di popolo della Cattedrale.
Un patrimonio di fede e di arte che appartiene a tutti.
La guglia di San Primo è visibile sulla Terrazza centrale del Duomo.
sanPrimoIl  primo dei due S. Primo che spiccano sul Duomo (l’altro è sulla Guglia112). Una caratteristica di questo santo, stando alle fonti, sembra intrinseca nel suo nome: egli non è mai solo, ma fa sempre parte di un gruppo di martiri, come se il suo nome “numerale” non lo lasciasse mai da solo, ma sempre compagno di sventura e di fede di altri cristiani. E’ difficile capire chi possa essere questo giovane dal lungo mantello, tra i numerosissimi santi che i Martirologi ci tramandano. Egli si trova nella prima fila delle Guglie che sono alle spalle di quelle in facciata: il corpo rigido, il braccio sinistro steso sul fianco, il capo volto verso Sud e lo sguardo fiero sembrano poterlo identificare con un martire romano che, assieme al fratello Feliciano, fu ucciso sotto Diocleziano (284 – 305). La passio racconta di questi due fratelli ottantenni che, scoperti cristiani, sono prima invitati ad abiurare la fede dall’imperatore e, rifiutatisi, subiscono tremende torture, e tra queste a Primo viene versato del piombo fuso in bocca. Gettati in pasto alle belve e risparmiati da queste, vengono infine decapitati. Furono sepolti al XIV miglio della via Nomentana, e traslati sul Monte Celio da papa Teodoro (642 – 649) nella chiesa di S. Stefano al Celio. Nonostante la tradizione li voglia anziani, entrambi sono spesso rappresentati in sembianze giovanili.



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