Dopo 40 anni “tornano” al Liceo e lo occupano per una notte


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LICEO

Italia.  Accadrà il 21 marzo prossimo in una tranquilla cittadina piemontese, a Novara, dove il tempo e i fatti della vita non hanno saputo cancellare i ricordi dei mitici anni ’70.  Tutto è iniziato per gioco una sera, quando in facebook si sono incontrati alcuni ex studenti del Liceo Artistico Statale di diverse classi degli anni ’70 con degli insegnanti di allora.  Come un fulmine a ciel sereno sono emersi vagoni di ricordi, aneddoti, fotografie e copie di giornali che testimoniano l’effervescenza di quel periodo e nel giro di pochissime ore è partita l’incredibile iniziativa di ritrovarsi al Liceo per una notte, come per rievocare le emozioni, la vitalità e la leggerezza della vita da studenti che indubbiamente devono aver “contaminato” irrimediabilmente anche il corpo docente.

In pochi istanti si costituisce lo staff degli organizzatori che magicamente ottengono un permesso speciale dall’attuale dirigente scolastico Salvatore Palvetti; si crea un gruppo “segreto” dove raccogliere le adesioni, tutti scavano nei propri ricordi e si va a caccia degli ex compagni di scuola e allievi cercando con ogni mezzo.  Dopo un paio di settimane sono state raggiunte 300 adesioni e gli organizzatori sono stati costretti a chiudere le iscrizioni per motivi di sicurezza ma le sollecitazioni e le richieste continuano ad arrivare senza sosta.

Che cosa è successo? Perché tanta emozione, tanto coinvolgimento? Dopo tutto incontrarsi dopo tanti anni non è usuale?  Soddisfa le nostre curiosità un ex allievo,  Mario Grella, diplomato nel 1977, che con non poca emozione afferma  «Quando si organizza una cena tra vecchi compagni di scuola si sa già a cosa si va incontro: vecchi ricordi, nostalgie, considerazioni sugli anni che passano. E’ così un po’ per tutti. Quasi per tutti. Forse sarà così anche per noi che il 21 marzo prossimo ci ritroveremo per ricordare la nostra scuola degli anni Settanta. Solo che c’è un piccolo particolare, “noi” non siamo come tutti gli altri. “Noi” siamo un po’ come gli “ebrei” o “gli irlandesi”, quelli che fanno storia a sé.  Infatti “noi” non faremo una cena, nemmeno una serata in discoteca, nemmeno una “pizzata”. Noi “occuperemo” di nuovo la nostra scuola»

Quale scuola?

«Questo – prosegue Mario –  non dovevate nemmeno chiederlo; il liceo Artistico Statale di Via Greppi, che ora è intitolato a Felice Casorati. Sì perché in questa sonnacchiosa città, gli anni settanta, con i suoi ideali, le sue lotte, i suoi sogni, sono passati soprattutto dal “nostro” liceo. “Voi” non potete nemmeno immaginare cosa fosse il liceo artistico tra l’inizio e la fine degli anni settanta.

Quando “voi” sedevate nei banchi, “noi” sperimentavamo nelle camere oscure, quando “voi” ascoltavate Pascoli, “noi” arringavamo le folle, quando “voi” facevate la foto di gruppo “noi” suonavamo Jimy Hendrix, quando “voi” facevate il tema “noi” leggevamo Andy Warhol, quando “voi” andavate in discoteca “noi” occupavamo la scuola.

Quando “voi” siete andati all’università, “noi” siamo andati a fare l’autostop… Naturalmente quando “voi” siete andati a lavorare “noi” siamo rimasti disoccupati.  Ma la differenza tra “noi” e “voi” è che noi siamo riusciti a sognare. E lo stiamo facendo ancora adesso quaranta anni dopo. Provateci “voi” se siete capaci…»

Esattamente nessuno sa che cosa riserverà questa emozionante serata ma gli organizzatori hanno pensato davvero a tutto, soprattutto alle chitarre, ma non mancheranno grandi sorprese e fazzoletti per tutti.

DR



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