Cremonini ad Acireale, “Più Che Logico Tour 2015”

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ACIREALE (CT). “Visto uno si sono visti tutti”, quante volte lo avete (abbiamo) sentito dire? Tante, troppe. In effetti è un detto che si sposa bene con qualsivoglia campo ed è facile che possa uscire dalla bocca di un commentatore superficiale e scocciato. Sia che questi stia assistendo ad una partita di calcio o una pellicola cinematografica o, perché no, al solito concerto trito e ritrito di una vecchia star fuori tempo, che altro non sa fare fuorché canticchiare pezzi del proprio obsoleto repertorio.

Ecco, conclusa la premessa, si può affermare che il “Più che Logico Tour 2015” è tutta un’altra cosa rispetto a quanto appena descritto. Tutta un’altra pasta. Un artista, Cremonini, e una band, capaci di tenere sulla corda il Palasport di Acireale – decima di diciotto date – in due ore perfettamente bilanciate tra musica e siparietti da performer di primo livello. Ventuno brani eseguiti senza sosta o quasi, che hanno attraversato sedici anni: da “50 Special” del ’99 ai successi più recenti. Apprezzabilissimi i nuovi arrangiamenti di “Figlio di un Re”, “Gli uomini e le donne sono uguali” e “Una come te”, con parentesi e sfumature jazz da localaccio alcolico e fumoso, che grondavano vintage da ogni nota. Così come le immagini proiettate, piacevolmente in bianco e nero, attraverso la doppia lente di un binocolo narrante il “Buon Viaggio”, recente ma già passato, del 2015. Applausi per “Vieni a vedere perché” dedicata a Marco Tamburini, trombettista scomparso lo scorso maggio in seguito ad un incidente motociclistico, e per i due piacevoli intermezzi: prima con una fan sul palco e poi con un bastone da selfie, “rubato” dal parterre per qualche improvvisata inquadratura inedita. In un’epoca grama di esclusive, dove si è felici solo se si ha ciò che tutti gli altri già posseggono, ne sarà felice il proprietario, che potrà rivedere comodamente a casa i primi piani dell’ex frontman dei LunaPop.

Simone Toninato