Marina Viazzi, oggetti da tavola e da favola


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Milano – Tecnica, idee, colori. Marina Viazzi – già illustratrice per Mondadori, insegnante di materie artistiche al Parini di Milano e allieva di maestri come Giannetto Fieschi – ha inventato e costruito con precisa minuzia questi oggetti, forse ispirati all’iconografia delle antiche saghe nordiche.

Più che cornici, bicchieri o piccoli recipienti troviamo buffi stregozzi, gotici folletti, gnomi un po’ medievali, giovani ninfe dalle mirabili terga, ambigui spettri, dèmoni e mostricattoli più sornioni che maligni.

Ogni figura sbuca dal fondale con forte rilievo, aggettante e impaziente di vita propria. Tra vegetazione selvatica, misteriosi chiaroscuri, sprazzi di luci e ombre notturne, dove si rincorrono vocine, fruscii, bisbigli. C’è la donna-corvo, c’è un fantasma che insegue una servetta. O viceversa? L’irlandese Sir Olivier Murphy si direbbe un bicchiere. Ma non è detto.Visioni pazze, irripetibili, rappresentate con vivida immaginazione, ora perfida ora bonaria. Cattiveria mitigata dallo humour, più ironia che horror, più mostra che mostri. E la materia vive. Queste delizie esclusive potrete trovarle a Milano in via S. Spirito 15,  dal 24 novembre

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