Carnevale di Lemesos, riconosciuto Patrimonio Intangibile dell’Umanità


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A Lemesos (Limassol) il carnevale o “Festa dei folli” è una cosa seria. Quella che può sembrare una contraddizione, per gli abitanti della  città di Cipro affacciata sulla bella baia di Akrotiri è una felice realtà che, anno dopo anno, si ripete seguendo un rituale talmente radicato nella tradizione da ottenere il riconoscimento di Patrimonio Intangibile dell’Umanità da parte dell’UNESCO.

I carri sono spettacolari, per l’edizione 2017 ci sarà una mostra fotografica che ricorda i più belli, legata a un evento ufficiale  dell’Archivio Storico della città.

lemesos carnevale

DIECI GIORNI DI FESTA… PIÙ UNO!

Per dieci giorni la città si trasformerà in un’unica grande festa che riempirà strade, rioni, locali e case private. Strettamente connesso con la Aprokria, la ricorrenza che la tradizione ellenica fa precedere alle 6 settimane di digiuno preparatorio della Pasqua ortodossa, il carnevale cipriota, che a Lemesos trova l’espressione più piena e gioiosa, inizia quest’anno il 16 febbraio e termina esattamente dieci giorni dopo. Due sono però i giorni, a Lemesos e in altre località, che potremmo definire preparatori alla festa e che vedono l’avvio di eventi come la mostra dedicata ai costumi presso la galleria d’arte Theomaria, accompagnata fino al 25 febbraio da un workshop molto creativo dedicato alla costruzione e decorazione delle maschere, in compagnia di artigiani del luogo.

L’inizio vero e proprio sarà segnato il 16 febbraio dalla parata della “Regina del Carnevale – Il profondo blu del Mediterraneo”, spettacolarmente accompagnata dalla sua corte, ma anche dal sindaco. Al termine della sfilata ci sarà la tradizionale serata musicale che unirà ritmi locali e internazionali legati al carnevale.

Riassumere il programma è pressoché impossibile poiché ogni giorno ci saranno cose diverse con un interessante mix che unisce passato e presente, dedicando tantissimi momenti al divertimento, ma anche numerose occasioni alla tradizione, con mostre e appuntamenti incentrate sulle precedenti edizioni.

Tra i momenti clou sicuramente c’è la parata dedicata alle “Pellàmaskes“, le maschere pazze, che riempie letteralmente le strade di colori, suoni e danze propiziatorie. Altro appuntamento pervaso dalla frenesia carnevalesca è la sfida dedicata ai costumi free style presso il castello medioevale. Emozionanti anche le esibizioni che in tutti i quartieri della città vedranno all’opera numerosi cori – Modernoi Keri, Limassol Serenaders, Ariones, Cypriot Senenaders, EDON Serenaders, solo per nominarne alcuni – specializzati in tipi di canto differente. Le loro esibizioni sono davvero emozionanti, studiando da vicino il programma per non perderle.

Per il gran finale sarà nuovamente presente la “Regina del Carnevale” che guiderà una coloratissima e rumorosa parata di carri allegorici. Termine ultimo della festa, su tutta l’isola, è il lunedì dopo l’ultima domenica di carnevale, noto anche come “lunedì verde”, che a Cipro è festa nazionale.

 

SETTIMANE DI CARNE E… DI FORMAGGIO! MA ANCHE DI DOLCI BUONISSIMI!

E se il carnevale precede sei settimane di regime alimentare parchissimo, non possono mancare le trasgressioni legate al cibo. Durante la prima settimana o settimana “Kreatini” è a base di carne poiché è l’ultima in cui è possibile mangiarla prima di Pasqua. Un piatto imperdibile è l’”afelia”, delizioso stufato di maiale, profumato con spezie e coriandolo. La seconda è conosciuta come settimana “Tyrini”, ovvero la settimana del formaggio.

Tra le proposte gastronomiche troviamo i tortelli dolci “bourekia” ripieni di morbido formaggio fresco “anari” aromatizzato alla cannella,  il “daktyla kyrion” – dita di donna – sottili fagotti di pasta sfoglia, ripieni di mandorle, zucchero e cannella. Gustosissimi anche i “ravioles”, ravioli che racchiudono il formaggio locale “halloumi”, fatto di latte di capra e pecora; menta e uova, da cuocere preferibilmente nel brodo di pollo.

Sempre restando in tema di abitudini alimentari legate al carnevale, è usanza per molti ciprioti fare un picnic in campagna, durante il “lunedì verde”. Si celebrano un po’ anche i primi spiragli di bella stagione con ortaggi, olive, pane fresco e insalate novelle, bevendo vini locali. Un nome tra tutti: il “commandaria”, il vino più famoso, che prende il nome da una zona di dodici villaggi – può essere prodotto solo nella zona a sud-ovest dell’isola – e che si ricava da grappoli fatti dolcemente appassire al sole delle varietà Xynisteri e Mavro, seguendo un disciplinare precisissimo. Come molte cose a Cipro, luogo simbolo della radici della cultura mediterranea, vanta origini antichissime, databili addirittura all’800 a.C. Yamas!

 

 



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