L’Understatement: ovvero i panni sporchi laviamoli in casa


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foto: © 208stateE’ un sorta di modo di vivere non sempre adatto a tutti i caratteri ma auspicabile. Consiste nel dire le cose un po’ al di sotto dei vostri reali sentimenti.  Se, dopo una giornata che è stata un vero disastro dite che avete avuto una giornata faticosa è un modo di praticare l’understatement .

Un termine inventato e praticato dagli inglesi per descrivere un innaturale stato d’animo.

Noi latini, spesso passionali e focosi, troveremo una qualche difficoltà ad utilizzarlo e a capirne le finezze ma l’understatement è un gioco sottile per attenuare i nostri stati d’animo con persone che non sempre vogliono sapere la nostra reale situazione.

Comunque, chi sa praticare questo sottile gioco all’inglese, che nulla ha a che vedere con la menzogna, avrà senz’altro il vantaggio di non essere ritenuto invadente e sarà ascoltato con più attenzione proprio perché non ingigantisce fatti e parole.

Come avrete capito l’understatement è un modo di apparire che però può rivelarsi utilissimo nella comunicazione con gli altri: un modo di glissare nobilmente sui vostri successi o insuccessi, su riconoscimenti o perdite.

Tutto è trattato con maggiore leggerezza che non vuol dire affatto superficialità ma un sistema very english per non appesantire la vostra vita e quella degli altri.

Per entrare nel pratico: i nuovi ricchi e i loro figli mostrano compiaciuti i loro averi mentre i cultori dell’understatement e i loro rampolli altrettanto compiaciuti li celano.

Imparare ad usare l’understatement, ripeto, per noi latini non è facile, ma facendo un po’ di pratica e non prendendo esempio dalla nostra cronaca, dalla nostra politica  e tantomeno dalla nostra televisione in cui da qualche tempo tutto è svelato, urlato, esibito, ci si può riuscire.

Sinceramente, non con poche difficoltà e molto molto  esercizio ci si può arrivare.

Quindi, viva l’understatement che è un po’ come dire all’italiana: “i panni sporchi laviamoli in casa”.



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