Moda a Roma di tutto di più: Lucia Odescalchi i suoi gioielli ed il suo nuovo atelier


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Foto d'epoca - Cortile - © Odescalchi

Una vera e propria factory, un luogo dove creare, sperimentare, confrontarsi con il pubblico.

L’atelier di Lucia Odescalchi si trasferisce nelle sale che fino a qualche tempo fa erano la sede dell’Archivio Odescalchi, e che custodivano  importanti documenti storici appartenenti alla famiglia.

Il giorno in cui l’archivio di famiglia è stato trasferito in una sede istituzionale pubblica  Lucia Odescalchi ha deciso di portare in quelle sale il suo quartier generale.

Qui i gioielli vengono progettati, creati, (all’interno della factory si trova anche il laboratorio degli orafi), esposti al pubblico. Un progetto per valorizzare la qualità del fatto a mano italiano.

La funzionalità degli spazi ha permesso di non modificare la struttura dell’archivio. Ed è così che le teche che conservavano carte e pergamene raccolgono adesso i monili e accessori, nelle casseforti che custodivano i documenti più preziosi si trovano adesso le materie pietre e le pietre che Lucia usa per i suoi gioielli, i tavoli da lettura sono diventati moderne e funzionali bacheche da esposizione.

A contrasto con la storicità del luogo e la classicità dell’impianto Lucia e suo marito Carlo hanno disegnato gli arredi, lineari ed essenziali in ferro e vetro, con un intervento minimale che permette lo svolgimento del lavoro creativo in maniera funzionale.

“Questo luogo ha un’energia positiva” dice Lucia “sono felice di poter far rivivere queste sale e al tempo stesso dedicarmi al mio lavoro in un luogo così importante dal punto di vista storico ”.

Il palazzo, che  sorge in piazza dei SS. Apostoli, riassume l’opera di vari importanti architetti: Carlo Maderno (l’autore, tra l’altro, della facciata di San Pietro) nel 1622, è intervenuto soprattutto sul cortile interno. L’aspetto attuale del palazzo si deve al cardinale Flavio Chigi, che nel 1665 fece trasformare l’edificio  da Gian Lorenzo Bernini, che ne ha progettato la facciata, divenuta ben presto un modello per i prospetti dei palazzi barocchi italiani ed europei, come ad esempio il Palazzo Reale di Stoccolma.

foto: © Odescalchi

 

 




Lucia OdescalchiLucia Odescalchi Concept

Linea TensOri  | gennaio 2010

Suggerimenti geometrici che si tendono sul corpo; un divenire di forme e volumi tesi alla ricerca del punto d’incontro tra geometria e sinuosità, rigore e gentilezza.

Il metallo suggerisce forme, le accenna appena e proprio nelle pause, nei volumi mancanti, nelle suggestioni pieno-vuoto, nel dialogo realtà-sogno, nasce l’interattività con l’immaginazione, l’armonia e il fascino del gioiello.

Gioielli “intelligenti” che attraverso tese e tiranti metallici  si “legano” (senso letterale del termine) con la personalità di chi li indossa. Gioielli come valorizzazione del proprio pensare usando l’apparire.

 

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TensOri Bracelet.

Tese e tiranti in argento brunito, oro 18 carati, diamanti neri e brown.

TensOri Earrings

Tiranti in argento brunito, oro 18 carati, diamanti gialli.



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