I gradini della vita da non scendere mai

Quante volte ci ritroviamo a dire “quanto è difficile questa vita”. Non mancano preoccupazioni, tiri mancini e problemi di varia natura eppure dobbiamo affrontare sempre con dignità tutto ciò che ci arriva.  I momenti di gloria e di gioia, per non parlare di felicità, sono davvero rarissimi ma quei momenti ci fanno salire molti gradini, tanto da farci sentire a 7 metri sopra il cielo. Tanto è bello volare sulla scala della vita e tanto è tragico scendere anche solo un banale gradino. In quei momenti pare che il mondo sia totalmente contro di noi, ci sentiamo disperati e impauriti davanti a ciò che mai avremmo voluto vivere. Eppure nessuno può farci scendere neppure un centimetro se non lo vogliamo intimamente, nessuno può rubarci la dignità e il nostro savoir faire, se non ci lasciamo trascinare dalla disperazione o dalla rabbia o dal desiderio di vendetta.  Qualunque cosa ci possa capitare è determinante mantenere in equilibrio la nostra personalità, mostrare la disapprovazione ma mai il furore, far trasparire il nostro dolore ma mai rendere più drammatica l’atmosfera di quanto possa già esserlo. Ogni azione negativa, peggiorativa, maleducata, non fa altro che ritorcersi contro di noi, ci rende insopportabili e nessuno sarà disposto a muovere un dito per una persona che impreca, inveisce, offende e si lascia andare a scenate tragicomiche.

Anche e soprattutto all’interno di una coppia vale questa regola. Ad ogni litigio, se non ci si pone dei limiti, si tende ad andare sempre più in basso, si arrivano a dire cose di uno squallore unico, le offese non si contano più,  il vocabolario degli insulti non è sufficiente  per sfogare la propria rabbia fino ad oltrepassare uno alla volta, tutti i gradini che ci separeranno per sempre dalla stima, dall’amore, dall’amicizia dell’altro, chiunque esso sia. Nessuno potrà farci risalire, il gioco è rotto per sempre.

Inutile sprecare soldi in abiti alla moda, essere fisicamente perfetti o sfoggiare tutto ciò che può ingolosire chiunque se poi non siamo padroni di noi stessi, se non abbiamo la facoltà di misurare le parole e frenare i nostri impulsi. Tutto sembrerà non avere alcun valore e di bello nessuno ci vedrà più nulla. Nemmeno noi ci vedremo più nulla di bello, dall’ultimo gradino in basso alla scala non c’è visuale.

Lilly Franceschi