Nato dal ricordo di un aneddoto personale, Magnifica Presenza è l’ultimo film di Ferzan Ozptek, grande poeta della filmografia italiana. In effetti quasi del tutto italiano è il suo cast attoriale e tecnico, italiano è lo sfondo in cui la storia prende vita, con scorci di una Roma vista dagli occhi di chi la vive ogni giorno, nel suo quotidiano e che, riconoscendola, la ama ancora di più.
Italiana è anche la storia dei fantasmi che abitano la casa che Pietro ( Elio Germano) prende in affitto e che ci riporta alle ansie e paure del periodo della guerra.
In un gioco di specchi tra presente e passato, realtà e finzione e dove chi è vero finisce per credere di essere irreale e chi alberga nella finzione mostra una realtà più vera del dolore scenico, il continuo rimando tra il mestiere dell’attore e ciò che di vero deve mettere nella recitazione ci accompagna fino alla fine quando gli inquieti personaggi del passato finalmente trovano la pace e quelli contemporanei approdano ad un senso di appagamento delle loro ambizioni e aspettative. E’ una rinascita, in cui la forza del sentimento supera le paure più profonde, razionali ed irrazionali, per trovare una risposta nell’amore, nell’amicizia e nella solidarietà.
In questo film Ozpetek mescola paura, divertimento e dramma, l’accettazione della perdita, ma anche la verità per cui, da una cosa che fa piangere, può venir fuori una risata e dove il vissuto ritorna nelle stanze di una casa così come in quelle del cuore. Un film, questo, che se ancora si dirige nella direzione delle pieghe dell’anima a cui il regista turco-italiano ci ha abituato, forse per lo spiccato accento umoristico delle situazioni, non ci fa amare i personaggi così profondamente come è successo con “Le fate ignoranti” o “Mine Vaganti”.
Scritto dallo stesso regista insieme a Federica Pontremoli, collaboratrice storica di Nanni Moretti, Magnifica presenza oltre ad Elio Gemano, che ancora una volta si conferma credibile nel ruolo che interpreta, annovera Margherita Buy, Vittoria Puccini, Alessandro Roja, Beppe Fiorello e un meraviglioso pezzo di storia del palcoscenico italiano, Anna Proclemer, che nelle ultime scene ci ricorda quanto l’esperienza teatrale sia il fondamento di una eccellente ed inossidabile recitazione.
La trama : Pietro (Germano) è un ragazzo di ventotto anni che, arrivato a Roma dalla Sicilia, tenta di fare l’attore mentre lavora di notte come pasticcere. Ha un carattere schivo, è sempre solo e ha poche occasioni per socializzare. Unica presenza nella sua vita è la cugina Maria (Minaccioni) con cui convive provvisoriamente e con cui ha un rapporto di amore e odio. Quando finalmente trova una casa dove andare ad abitare da solo, è euforico, non vede l’ora di cominciare a vivere la sua nuova esistenza. L’appartamento è mal messo ma bello, grande e già arredato con mobili d’epoca. Ha un fascino e un’atmosfera particolare, Pietro si sente a casa già dalla prima visita. Dopo una rapida sistemazione si trasferisce ed è allora che inizia a notare particolari inquietanti: oggetti spostati, strani rumori. Ben presto è chiaro che c’è qualcun altro che vive insieme a lui. Inizialmente Pietro non riesce a capire con esattezza: si tratta di figure misteriose, di sicuro eccentriche, visto che indossano vestiti estremamente eleganti e sono perfettamente truccate. Fino a quando queste magnifiche presenze diventano concrete e il ragazzo scopre che si tratta di una compagnia teatrale costretta da misteriose circostanze a nascondersi nell’appartamento… Da quel momento, non potrà che sorgere un cambiamento radicale della propria esistenza.
Un film di Ferzan Ozpetek con : Elio Germano, Margherita Buy, Vittoria Puccini, Beppe Fiorello, Paola Minaccioni, Cem Ylmaz, Andrea Bosca, Claudia Potenza
Prodotto da Fandango e Faros Film con Rai Cinema, distribuito in 400 copie da 01 Distribution sarà nelle sale dal 16 marzo 2012
Lavinia Macchiarini