A Lucca Comics vincono i maestri del fumetto francese


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Lucca Comics and Games premia il grande graphic novel d’autore francese targato Coconino Press-Fandango. L’edizione 2012 della più importante manifestazione italiana dedicata al fumetto si è conclusa ieri con un nuovo record di presenze (156mila visitatori in quattro giorni). E i principali premi Gran Guinigi, gli “Oscar” del fumetto assegnati da una giuria di esperti del settore, sono andati a due maestri del graphic novel d’Oltralpe: Manu Larcenet ha vinto il premio al Miglior autore unico con il volume “Blast”, mentre il riconoscimento per la Miglior storia lunga è andato ai due volumi de “I segreti del Quai d’Orsay” di Christophe Blain e Abel Lanzac. Ecco le motivazioni dei premi:

Miglior autore unico – Manu Larcenet, Blast

Dopo il pluripremiato graphic novel “Lo scontro quotidiano”, l’autore francese Manu Larcenet torna a scandagliare il male di vivere e gli abissi della psiche. Un viaggio nel lato oscuro dell’anima. Un mistero che si svela a poco a poco, come in un thriller psicologico, tenendo il lettore inchiodato alla pagina. Il protagonista, l’italo-francese Polza Mancini, è un clochard obeso e alcolista. Un uomo di 38 anni intrappolato in un corpo goffo ed enorme, specchio di violenti tormenti interiori, che di tanto in tanto ha dei momenti di “illuminazione”, allucinazioni-epifanie (il “Blast” del titolo), durante le quali si sente miracolosamente leggero, in armonia e in equilibrio con se stesso. In quegli istanti ha visioni dei misteriosi Moai, le statue colossali dai volti imperscrutabili dell’Isola di Pasqua, che vorrebbe confusamente raggiungere… Chi è Polza? Uno psicopatico, oppure il testimone di una verità profonda che noi “normali” non riusciamo a vedere?

Miglior storia lunga – Cristophe Blain, Abel Lanzac, I segreti del Quai d’Orsay

Il ministro degli Esteri francese Taillard de Vorms ha una missione impossibile. Vuole opporsi agli Stati Uniti e convincere l’Onu a dire no all’intervento armato in un piccolo Stato mediorientale accusato di terrorismo. Serve un discorso memorabile: un capolavoro di eloquenza e retorica. Trovare le parole giuste e assecondare il vulcanico ministro sarà compito di Arthur, giovane, affannato funzionario e ghost-writer addetto al “linguaggio”. Una brillante commedia a fumetti in due volumi di Christophe Blain e Abel Lanzac che, raccontando la politica internazionale dietro le quinte, hanno dato vita a un vero e proprio caso editoriale in Francia.  Al centro dell’affresco c’è Taillard de Vorms: una maschera da Commedia dell’arte, iperattivo politico dalla chioma argentata che ama Napoleone e cita di continuo i Frammenti di Eraclito, i filosofi e i miti greci. Personaggio di fiction, ma con trasparenti allusioni a Dominique de Villepin, ex ministro degli Esteri francese tra il 2002 e il 2004 e in seguito anche premier, che in un celebre discorso all’Onu pronunciò uno storico no alla guerra in Iraq. Dietro lo pseudonimo di Abel Lanzac, l’autore dei testi, si cela un funzionario ministeriale che ha affidato i suoi ricordi alla matita grottesca, caricaturale ed ultra-espressiva di Christophe Blain, uno dei più apprezzati disegnatori della scena d’Oltralpe. Ne esce una divertente e universale satira di tutto il sottobosco degli uomini di potere. Il tono è comico, il ritmo a tratti da commedia slapstick. Un capolavoro, che è valso a Blain il Premio France Info 2012 per il fumetto d’attualità e di reportage.



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