Evgeny Antufiev
Twelve, wood, dolphin, knife, bowl, mask, crystal,
bones and marble – fusion. Exploring materials
“In the wake of the general collapse of the space of myth, the knowledge of myth becomes the basis for creativity and the perception of reality.” (E. A.)
Evgeny Antufiev è alla sua prima mostra in Italia con un progetto realizzato per la Collezione Maramotti che è stato portato a termine durante un periodo di residenza a Reggio Emilia.
Antufiev mette costantemente in opera una varietà di materiali – stoffa, cristalli, meteoriti, ossa, capelli, denti, colla, pelle di serpente, insetti, marmo, legno – e di oggetti apparentemente privi di correlazione tra loro, ma che si fondono e si trasformano all’interno delle sue installazioni con un processo che richiama le operazioni alchemiche.
L’artista russo realizza tutto, deliberatamente, con le proprie mani: cuce, ricama, intaglia il legno, fa bollire ossa e teschi perchè, nel processo, la realizzazione del lavoro assume il valore di un rito. Antufiev ha finora mantenuto una stretta relazione con la cultura della sua terra d’origine – la Siberia – e con la pratica sciamanica che è lì tuttora molto vivida.
Con il progetto Twelve, wood, dolphin, knife, bowl, mask, crystal, bones and marble – fusion. Exploring materials
Evgeny Antufiev conduce lo spettatore in una esperienza percettiva di trasformazione in cui materiali, oggetti, forme – che solitamente associamo a funzioni fisiche – abbandonano la loro identità quotidiana per ri-entrare in una dimensione archetipica.