Non chiamatelo semplicemente tailleur


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Sia che siate donne in carriera che studentesse o casalinghe, nel vostro armadio non può mancare un tailleur.

Da utilizzare in ufficio, per un evento, per un colloquio di lavoro, ma anche per una cerimonia o per un’uscita con le amiche. Il tailleur è un capo versatile dalle mille facce.

E’ il capo che ci può venire in aiuto in quei giorni in cui, vedendoci orrende e non sapendo cosa indossare ( e giorni così capitano a tutte), potremmo rischiare di cadere in accostamenti improbabili.

Il classico tailleur nero può essere utilizzato in ufficio con una scarpa bassa, una camicia o una maglia accollata, ma con un tacco, una maglia scollata o dai colori vivaci e i giusti accessori, può essere il capo giusto anche per un’uscita serale.  Durante i viaggi, inoltre, è un passepartout ideale per risolvere problemi di spazio in valigia.  Ma il tailleur può avare mille declinazioni e si è visto anche nelle sfilate per la primavera-estate 2013.

Dal tailleur optical di Balmain che ha giocato su figure geometriche e sui contrasti tra bianco e nero, a quello di Costume National che pone l’attenzione sulle asimmetrie e sull’incontro tra colori accesi come il rosso e il fucsia.

 

 

 

 

 

 

 

Emilio Pucci lascia i contrasti di colori e opta per un total-white, in cui sono le trasparenze e i ricami a creare nel capo una naturale fluidità.

Fluide sono anche le linee di Genny che propone una versione più sportiva del tailleur che ricorda gli anni ’70 e riporta ad un pubblico più giovanile che ama essere glam ma anche casual.

Più sbarazzino e in linea con la moda del momento che gioca su un mix di geometrie diverse è la proposta di Alberta Ferretti.

Che siate estrose o conservatrici, classiche o moderne, sognatrici o pragmatiche, trovate il vostro tailleur e scoprirete che non potrete più farne a meno.

 

 

 

 

 

 

 

Francesca Magni

 



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