PARIGI – Il futuro dell’architettura italiana, mostra all’IIC


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LaCittaIdealeDopo l’antologica dedicata al movimento Tendenza e conclusasi da poco al Centre Pompidou, la Francia riaccende i riflettori sull’arte del costruire in Italia. L’Istituto Italiano di Cultura di Parigi ospita una mostra con i progetti di Startt (Studio di Architettura e Trasformazioni Territoriali) sul futuro dell’architettura italiana.

parigi_archit“Future: Architecture e(s)t Paysage”

“Future: Architecture e(s)t Paysage”, a cura di Pippo Ciorra, Senior Curator Architecture del MAXXI di Roma, raccoglierà i disegni più importanti, le foto e i plastici dei progetti di stARTT nel tentativo di illustrare il metodo di lavoro che ha finora caratterizzato lo studio: attraverso uno spettacolare allestimento sarà svelato l’impiego di tecniche e riflessioni teoriche mutuate dalle pratiche artistiche, dal cinema, dalla fotografia e dal landscape design.

Tradizione architettonica motore architettura futuro

«Gli stARTT – spiega Pippo Ciorra – ci appaiono come i componenti ideali di una piccola compagine di progettisti che si pone l’obiettivo di trasformare l’incalcolabile ricchezza della nostra tradizione architettonica antica e recente da zavorra, come è inspiegabilmente stato negli ultimi decenni, a motore essenziale per proiettare la nostra architettura nel futuro. Un futuro – continua – fatto di passione per la forma, consapevolezza ambientale, capacità di muoversi liberamente tra le discipline, disponibilità a espandere il ruolo dell’architetto sia verso l’aspetto tecnico, se non quasi manuale, che verso quello politico e di negoziatore consapevole delle richieste e delle esigenze delle comunità»

L’esposizione, fortemente voluta dalla direttrice dell’IIC di Parigi Marina Valensise, presenta per la prima volta in Francia il lavoro di stARTT (fondato a Roma nel 2008 e composto da Simone Capra, Claudio Castaldo e Francesco Colangeli e Dario Scaravelli), che rappresenta una delle realtà più interessanti nel panorama dei giovani studi di architettura in Italia: nei primi tre anni di attività, infatti, si è distinto per aver ricevuto premi significativi, come il Nib (New Italian Blood) e il prestigioso YAP MAXXI 2011 (Young Architects Program) lanciato per l’edizione europea dal Museo MAXXI di Roma in collaborazione con il MoMA di New York che li ha consacrati sulla scena internazionale.



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