Cala il sipario sul Cous Cous Fest 2013


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sfilata piattiItalia. San Vito Lo Capo (Tp).  Si è conclusa, anche quest’anno con esaltanti risultati, la 16° edizione del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo (Tp). Vero protagonista è stato il mare che ha offerto un’invitante acqua cristallina con temperature estive, cielo terso e tipica brezza sanvitese. Molti componenti della giuria popolare si spostavano direttamente dalla spiaggia allo tensostrutturain cui si svolgeva la gara.

I veri vincitori sono stati invece tutti gli abitanti del paese, totalmente coinvolti in questo festival che movimenta cifre di tutto rispetto, nonché presenze che vanno oltre i 250 mila visitatori.

Nove i partecipanti alla gara gastronomica quest’anno: Israele, Costa d’Avorio, Egitto, Italia, Marocco, Palestina, Senegal, Tunisia e per la prima volta, gli Stati Uniti.

Due i vincitori, uno decretato dalla giuria di esperti e uno dalla giuria popolare. Il premio della giuria tecnica, composta da esperti e guidata da Roberto Perrone, è andato a Israele con la ricetta di due chef di Gerusalemme, Boaz Cohen e Ronny Basson, un Cous Cous con purè di ceci, burro di lavanda e dentice, ricoperto da una crema di melanzana affumicata e spolverato con salsa di cocco e erba di limone con un giusto equilibrio degli ingredienti, mai invadenti e mai sovrastanti uno sull’altro. “Harmony” (armonia) il nome del piatto.

Il premio giuria popolare, composta da visitatori della manifestazione, è andato invece all’Italia, con la ricetta degli chef sanvitesi Antonella Pace e Vito Miceli e del marsalese Emanuele Russo, un Cous Cous di sarpe su vellutata di “aranci di mare”, fritto di capone e melanzana verde, profumata al croccante aglio rosso di Nubia dal profumo intenso e rustico che richiama la tradizione con un tocco di modernità.

La presentazione di ogni piatto avveniva con l’ingresso in sala dagli chef, che sfilavano dietro la bandiera del Paese, mentre il suono del loro inno nazionale, per doveroso rispetto, portava i presenti ad alzarsi in piedi. Un abbigliamento più consono per chi sedeva al tavolo della giuria, forse sarebbe stato più apprezzato.

A Israele è andato anche un premio speciale attribuito dalla giuria tecnica, per l’originalità della preparazione; più per il risultato che per gli ingredienti presenti che, ad eccezione della lavanda, da tempo utilizzata in cucina, erano parte di altri piatti in concorso.

La giuria di esperti ha assegnato al Senegal un premio speciale, per la migliore presentazione del “Cous Cous di riso alla St. Louisienne”, realizzato da Ba Diatou e Arame Bakar Diop N’ Deye, un piatto “sociale” che evidenzia la loro tradizione.

Davide Vigneri è ‘ stato invece il vincitore della seconda edizione di “Bia Chef Moi”, il concorso di cucina riservato a cuochi dilettanti italiani.

Ma è dietro le quinte che si comprende quanto la gara funga da stimolo e pretesto per un momento di incontro tra culture diverse !

Tra i partecipanti non regna alcuna rivalità o smania di vittoria; eppure questi professionisti si mettono in gioco in condizioni totalmente diverse dal loro mondo lavorativo, mostrando tanta competenza anche nella preparazione di un piatto, apparentemente semplice, come il Cous Cous.

Un elogio quindi a: Roger Desire Boualy Zouzouko, Vanessa Margaux Sato Lorig, Mohamed Aly, Tharindu Thakshara Maduranga Alawaththa Kankanamge, Boaz Cohen, Ronny Basson, Emanuele Russo, Antonella Pace, Vito Miceli, Mina Minane, Lora Z. Abughatass, Laila Awad, Ba Diatou, Arame Bakar Diop N’ Deye, Maziar Farivar, Ezzedine Chiba, Najet Mkacher Ep Brahim partecipanti alla gara, e per una settimana, cittadini di San Vito Lo Capo.

 

Maurizio Cascino

Docente e consulente di Ristorazione

 



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