La nuova generazione di vignaioli naturali: trentenni, bravi, consapevoli e determinati


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Sono sempre di più i giovani che scelgono di lavorare in agricoltura e il mondo del vino non fa eccezione. Ragazzi e ragazze in tutta Italia stanno portando avanti progetti enologici di grande spessore: c’è chi torna a lavorare le terre di famiglia e chi decide con coraggio di partire da zero. Per conoscere le loro storie ed esperienze, si possono percorrere gli spazi – tutti dedicati ai vini naturali – della 7a edizione di Sorgentedelvino LIVE che, da sabato 14 a lunedì 16 febbraio 2015 a Piacenza Expo, propone 3 giorni di assaggi, degustazioni, incontri ed eventi a tema.

Tra gli young special guests, la storica azienda valtellinese ARPEPE che nel 2004 ha visto entrare in gioco i giovani Isabella e Emanuele Pellizzati Perego. Emanuele (classe 1980) segue la vigna e la cantina con passione e competenza, indirizzando la produzione alla qualità. L’età media delle persone che lavorano in azienda si è abbassata. “Oggi ci sono 6 persone tutto l’anno, tutte nate tra il ’78 e l’80”, racconta Emanuele. Un esempio di come le nuove generazioni abbiano molto da portare all’agricoltura.

vigneIn Basilicata troviamo altri due fratelli: Elisabetta e Luigi Musto Carmelitano, che hanno saputo incantare neofiti, appassionati ed esperti con il loro Aglianico estremamente territoriale, diventando in pochi anni un punto di riferimento per chi ama l’eleganza nei vini del sud. Hanno scelto di rimanere a Maschito, un piccolo paese dell’entroterra, per valorizzare con il proprio lavoro la terra dove sono nati. Oggi Elisabetta si divide tra i lavori in vigna e in cantina e i viaggi in Italia e nel mondo, dove presenta i propri vini.

Risalendo lungo lo stivale, incontriamo Lorenza Ludovico, classe 1982. Con la sua piccola azienda Suffonte produce Montepulciano e Cerasuolo, coltivando circa un ettaro di terra in provincia dell’Aquila, in Abruzzo. A piccoli passi e con grande passione, si è costruita una realtà produttiva che mantiene vivi due aspetti: la conoscenza e conservazione della tradizione contadina e la scelta di ridurre al minimo la manipolazione in cantina per proporre un prodotto essenziale, frutto della semplice fermentazione delle uve.

Ed eccoci nel più tradizionale Piemonte, nel Monferrato. Qui dall’amicizia tra 2 cantine guidate da giovani è nato addirittura un vino fatto insieme, condiviso. Si tratta di Cascina Tavjin e Crealto. A Cascina Tavjin, la giovane Nadia Verrua con grande passione e bravura ha trasportato la storica azienda del padre verso nuovi orizzonti, fino alla vinificazione naturale e senza aggiunta di solfiti dei vitigni tipici piemontesi: Barbera, Ruché e Grignolino. A pochi chilometri di distanza, 4 ragazzi di origine genovese hanno realizzato il sogno di vivere in campagna e produrre vino: è nata così l’azienda vitivinicola Crealto guidata da Eleonora Costa (1981) e Luigi Armanino. Lavorano 5 ettari di vigneto storico da cui esce un bellissimo grignolino, ma come gioventù vuole, qui c’è ancora molto spazio per le sperimentazioni – assolutamente naturali – e le scoperte, come la vinificazione della barbera in anfora.

Una nuova generazione di vignaioli sta crescendo. Sono bravi, consapevoli e determinati e i loro vini sono tutti da scoprire e da gustare, grazie all’ampia e accorta selezione presente a Sorgentedelvino LIVE.

 

Sorgentedelvino LIVE è pensato e realizzato dall’associazione culturale Echofficine.

Gli orari di apertura degli stand sono: sabato 14 febbraio dalle 14 alle 19, domenica 15 febbraio dalle 10 alle 19 e lunedì 16 febbraio dalle 12 alle 18. Ingresso 15 euro incluso calice da degustazione.

 



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