Da San Giuseppe a Pasqua -Traslazioni ritualistiche


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riti pasquali_siciliaItalia, Palermo. Sabato 21 marzo, ore 16,30, incontro con Sara Favarò alla libreria “Un Mare di Libri”, Via Crispi 88,  Palermo che parlerà delle traslazioni ritualistiche e dei percorsi connessi alla numerologia, alla simbologia e alle tradizioni popolari siciliane, che caratterizzano la festa di San Giuseppe e la Pasqua.

Sara Favarò è la prima studiosa che “ha scoperto” l’origine scritta delle cosiddette “tavolate di san Giuseppe” e dei riti connessi alla preparazione dei pasti da offrire ai bisognosi, e anche della promessa che molti fedeli fanno di distribuire il pane, e non solo. Anche mettere il nome Giuseppe ai propri figli ha un significato che, secondo quando rivelato dal documento di cui parla Sara Favarò, costituisce un modo per guadagnare indulgenze agli occhi di Cristo.

San Giuseppe era un vecchio con la lunga barba bianca e per di più bisognoso di reggersi in piedi grazie all’aiuto di un bastone? O era giovane e aitante?

Sara Favarò nel suo libro intitolato “La Festa di San Giuseppe” edizioni Tipheret, riporta tesi di eminenti personalità, assolutamente, e motivatamente, contrastanti tra loro.

E poi tante altre curiosità: cosa c’entrano i riti fallici con san Giuseppe?

È attraverso la risoluzione teosofica di uno dei Vangeli apocrifi che ci vengono mandati determinati messaggi, dove i numeri sono  tramite  di conoscenza, al di là dei fatti narrati.

E la Pasqua? Quando è stata istituita? Da chi? Perché? Quale il suo significato?  Quale altra manifestazione di fede aveva lo stesso nome nella Bibbia?  Quali sono i percorsi numerologi connessi ai vari riti di preparazione? Qual è il loro significato nascosto? E il Ciclo di Pasqua che ha come suo punto nevralgico la Pasqua, l’Ascensione e la Pentecoste e che si divide in “Preparazione”, “Celebrazione” e “Prolungamento”, che connessione ha con la numerologia?  Qual è la simbologia dei dolci pasquali? E la Quaresima? Qual è il suo recondito significato? Perché dura 40 giorni? E i giardini di Adone cosa c’entrano con la Pasqua? E i germogli fatti maturare al buio?

Perché le donne non lavavano i pavimenti? Perché si nascondevano i capelli? Perché giravano o coprivano gli specchi? Perché i mandriani legavano i campanelli al collo degli animali? E il demonio era più furbo delle donne siciliane? Secondo un rito popolare non lo era di certo.

Sara Favarò ha parlato della Pasqua in due suoi libri: “Pasqua dalla terra il cielo” Le Nove Muse Editrice,  e in “Equinozio di Resurrezione”, scritto con Franco Favarò, Tipheret.



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