Antica sartoria napoletana, il segreto è nel “taschino”


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Taschino barchetta (2)

La giacca che “zompa arréto”, la manica “a mappina”, la spalla morbida, il “tre bottoni” stirato a due, lo scollo “a martiello”, il taschino a barchetta. Sono solo alcune delle caratteristiche dell’intramontabile capospalla partenopeo da secoli punto di riferimento dell’eleganza maschile con le sue creazioni sartoriali.

Taschino barchetta 4bassaSe il rispetto della tradizione non è mai in discussione, nelle sartorie si lavora costantemente alla ricerca di quel piccolo dettaglio che, come una variazione sul tema, renda unico e originale un capo classico. Ed ecco che Pino Peluso, giovane ma già affermato sarto titolare dell’omonima sartoria nel cuore del capoluogo campano, propone per la primavera-estate 2015 il “taschino a barchetta” in una nuovissima versione: non più arrotondato sotto e sopra con la prua leggermente rialzata (vedi foto 1), ma piatto sotto e con le due estremità tendenti verso l’alto, come se fossero la prua e la poppa di una barchetta di carta morbidamente adagiata sull’acqua.

“Il taschino che propongo è disegnato pensando proprio alla classica barchetta di carta dei bambini – spiega Peluso – Questo taglio rende più chic una giacca sportiva e, rispetto al classico taschino, trasmette un’idea di eleganza, leggerezza con una punta di estrosità”.



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