Gli italiani danno I NUMMERI…

I numeri fanno parte della storia dell’uomo da quando sono stati inventati e attorno ad essi esiste un uso razionale e uno magico. Tutti infatti amiamo pensare che ci sia un numero fortunato, un numero più significativo che identifica la nostra persona e la nostra storia. Numeri e simboli sono legati sin dall’antichità all’identità (nasciamo impressi dalla data di nascita) e al gioco, tanto che su di essi sono creati giochi, dal più moderno gioco dei pacchi televisivi alla tradizionale tombola che a sua volta deriva dalla Smorfia napoletana e ancora più indietro da un gioco pressoché dimenticato, il biribisso. Sono andati a cercarne le origine quei geniacci di Queriot, produttori di gioielli in argento e oro rosa, noti per le monete di Civita, la linea di accessori fatta di monete, cupole e campane di cui abbiamo parlato anche nelle nostre pagine.

Il biribisso, si diceva, gioco antesignano della roulette che dal 1500 ha stregato per tre secoli le corti italiane per poi arrivare sino in Francia seguito progressivamente dal suo divieto che rese il gioco ancora più ambito, segreto e quindi spregiudicato. Il gioco è fortemente legato alla simbologia dei numeri e venne cristallizzato in una tavola dipinta da Francesco Celebrano alla corte dei Borboni. Ramage dorati incorniciano le caselle dove appaiono figurine, stemmi, insegne di casati principeschi e immancabili rami di corallo portafortuna che ricordano la più comune tradizione partenopea di dotarsi di un corno rosso per proteggersi dall’influsso della malasorte.

Queriot lancia una ambiziosa collezione di nuove monete, i NUMMERI appunto, per celebrare, proprio nell’anno dell’EXPO, una tradizione italiana antica che mischia sapere a superstizione, credenza a cultura. Tutti hanno un numero portafortuna, spesso più di uno, dettati da coincidenze e segnali che il nostro intuito ci suggerisce di cogliere.

Impossibile non trovare il proprio nelle 90 monete d’argento e oro rosa corredate da un minuscolo cornetto scaramantico e l’incisione del significato secondo l’antica Smorfia napoletana. Dall’1, l’Italia, al 90, la Paura passando per la Risata, il Denaro, e il Mariuolo ognuno può trovare il proprio talismano da rendere unico grazie alla possibilità delle infinite combinazioni offerte dagli elementi dei bracciali della linea perfetta per lui e lei. Per un pizzico di fortuna e scaramanzia in un mondo razionale perché ‘non è vero, ma ci credo’ e anche io al polso ora esibisco un laccio rosso fuoco con la sua moneta che esibisce un bel 3, il numero perfetto e soprattutto il simbolo della Gatta, insomma, me.

Johann Rossi Mason