Sotto un cielo di carta


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sotto un cielo di carta“L’oscurantismo può imporsi anche attraverso forme di tecnologia avanzata e riportare gli uomini al medioevo piuttosto che proiettarli dentro un futuro migliore” su questo monito, di ispirazione Orwelliana, nasce “Sotto un cielo di carta” , ultimo romanzo di Roberto Ritondale. La storia si anima in un’atmosfera fiabesca, di fantapolitica da incubo. Nella Regione del Nord, in un’epoca successiva alla Terza Guerra Mondiale, si è instaurata una dittatura controllista, che ha imposto l’uso di un tablet governativo, atteaverso il quale monitorare ogni movimento e, persino, ogni emozione dei sudditi.Il primo passo per garantirsi il  controllo, è il divieto assoluto di utilizzare la carta ” che è la casa naturale delle parole scritte” e la distruzione di tutti i lbri che sono simboli della libertà di espressione. Il protagonista, Odal Clean, un  anziano cartolaio  non si rassegna a veder cancellato il suo mondo e si ribella a modo suo…

“Sotto un cielo di carta” è un romanzo che può interessare lettori di ogni tipo: dai nostalgici  che già hanno visto cadere in disuso tanti simboli della loro gioventù, alle nuove generazioni che non si rendono conto che il tablet, il pc, l’informatizzazione tutta, fanno sì che ogni nostra azione sia supervisionata.

In questa creatura, Roberto Ritondale, giornalista e scrittore, riesce a trasmettere le proprie emozioni,  la propria passione per la carta, per i libri e alcuni autori in particolare; il proprio amore per la libertà e il proprio senso della giustizia, utilizzando un linguaggio semplice e creando empatia col lettore.

Maria Palumbo

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