Le regole della tavola nel mondo


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E’ importante conoscere le regole della tavola che contraddistinguono i vari Paesi. Le usanze cambiano sostanzialmente, tanto che ciò che è educato per noi, è decisamente scortese in altri luoghi del mondo. A partire dall’uso delle posate alla mancia nei ristoranti, dalla modalità di dimostrare riconoscenza a chi vi ospita a dare soddisfazione a chi ha preparato il pasto, sono tutte regole indispensabili per evitare spiacevoli incidenti “diplomatici”.

buone maniere

Francia – La cucina francese è da sempre sinonimo di pasticcini perfetti, pane fragrante, vini deliziosi e formaggi pregiati. E condivide la sua passione per le ‘escargot’ (le lumache) con altri Paesi europei, mentre la sua propensione per le cosce di rana con il sud-est asiatico. Ma come mangiare deliziose prelibatezze come queste senza fare brutte figure? Per cominciare, evita di tenere le mani sulle gambe e appoggiale sul tavolo – ti serviranno comunque per spezzare il pane, prezioso alleato nell’avvicinare il cibo alla forchetta. A questo punto tieni il pane sul tavolo (mai sul piatto) e non dividere mai il conto, è considerato segno di maleducazione.

Australia – L’informalità è la norma ed è meglio sapere fino a dove non è consigliabile arrivare. Se si viene inviati per un “barbie”, ossia a un barbecue,  non significa che ci verrà offerto del cibo.  In questo Paese è d’obbligo portare  bevande e cibo da condividere con gli altri ospiti, non solo tra amici o in famiglia ma è una regola che vale sempre. Se si viene inviati ad un “afternoon tea” ci si può presentare fra le 18 e le 20 per quello che sarà un pasto vero e proprio. La cena, più leggera e composta anche solo da un caffè con una fetta di dolce, viene servita a tarda sera.
Se si esce al pub con gli amici si offre una consumazione a tutti, ordinare da soli o dividere il conto è poco elegante.

Brasile e Argentina –  Gli orari dei pasti sono come per gli spagnoli, spostati molto in avanti.  Arrivare in ritardo sull’orario stimato è  la normalità, mentre presentarsi con puntualità ad un’occasione informale è un’idea molto infelice. E’ d’obbligo avere almeno mezz’ora o un’ora di ritardo per un party o una cena con molte persone.

Thailandia – Mentre in Francia puoi usare le forchette senza alcun problema, non è così in Thailandia. Qui, infatti, la forchetta viene utilizzata solo per accompagnare il cibo verso il cucchiaio, unico utensile autorizzato. Solitamente non si usano le bacchette, a meno che non si stia mangiando un piatto Chinese-style, servito in una ciotola. Nella cucina thai, la condivisione è alla base del pasto, con pietanze servite tutte assieme, anziché divise per portate. Abbuffati pure, ma fai attenzione: è considerato scortese prendere l’ultima porzione dalla ciotola comune senza prima di aver chiesto agli altri.

Giappone – Dopo aver fatto pratica in Thailandia, deponi il cucchiaio e affronta le temibili bacchette giapponesi (i cucchiai sono rarissimi). Sai qual è il modo più appropriato per gustare una zuppa di miso o i tipici spaghetti in brodo? Vanno bevuti in modo molto rumoroso direttamente dalla ciotola. Bere rumorosamente è un segno di apprezzamento e se fatto in modo chiassoso, abbastanza da essere sentito dal cuoco, tanto meglio. Quando impugni le bacchette ricorda di non incrociarle mai, di non leccarle, e di non infilzarle dentro la ciotola di riso perché questo è il modo in cui il cibo viene offerto ai defunti nelle cerimonie giapponesi buddhiste (quindi secondo la tradizione porta male). Anche passarsi il cibo utilizzando le bacchette non viene visto di buon occhio, essendo una pratica adoperata nelle cerimonie funebri: riguarda il passaggio delle ossa del defunto. Lasciare la mancia viene considerato scortese.

India – Se la tua preoccupazione principale è quella di sbagliare posata, puoi sempre scegliere l’India, visto che l’unico attrezzo che ti servirà per mangiare è la tua mano destra (quella sinistra è considerata impura), avendo cura di lavare accuratamente dita e unghie subito prima del pasto. Nella nostra cultura potrebbe sembrare strano usare i polpastrelli per mischiare il cibo contenuto nel piatto per poi avvicinarlo alla bocca con le dita, abbassare la testa per arrivare meglio ad afferrare il boccone e aiutarsi con il pollice per spingerlo in bocca. In India è invece la pratica comune. Il ritmo con cui si mangia è fondamentale: prova a masticare lentamente, ti aiuterà anche nella digestione. Finire tutto il cibo presente nel piatto è considerato cortese, allo stesso modo sprecare il cibo è irrispettoso, quindi cerca di non strafare nell’ordinazione.

Cina – Qui la storia cambia, se si parla di cibo avanzato, perché lasciare una piccola quantità di ciò che si è ordinato nel piatto è un gesto educato, come per dimostrare che il padrone di casa ti ha donato più del necessario. Meglio così, visto che non potrai dimostrare la tua gratitudine attraverso le mance: qui infatti non si usano (alcuni ristoranti riportano addirittura cartelli con scritto ‘no mancia’). Ricorda che è assolutamente maleducato prendere qualcosa dal piatto degli altri, così come mangiare troppo velocemente. Assicurati di essere vestito in modo appropriato: è segno di rispetto per i commensali. Infine, vai contro ogni forma di educazione occidentale e rutta: qui è il migliore dei complimenti nei confronti del cuoco e significa che hai gradito il tuo pasto.

E poi ancora ..chiedere sale e pepe in Portogallo è considerato un insulto allo chef, invece dare una mancia del 10% è consigliabile. In Germania, è buona norma schiacciare le patate con la forchetta, anziché tagliarle con il coltello (vorrebbe dire che sono troppo crude) e, se stai mangiando dei tacos in Messico, puoi benissimo dimenticarti delle posate e usare le mani. Se capiti a una cena tradizionale in Georgia, non buttar giù tutto il bicchiere il bicchiere di vino – ma aspetta sempre i brindisi (non ti preoccupare, sono abituati a farne tantissimi!). E, in Corea, se una persona più anziana ti porge una pietanza, accettala sempre con due mani, e non cominciare mai prima di loro, in segno di rispetto.

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