I tesori di Ebla, Nimid e Palmira ‘rivivono’ in mostra al Colosseo


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testa-toroI tesori di Ebla, Nimrud e Palmira rinascono a Roma. Colpiti dalla violenza dell’Isis, alcuni reperti distrutti dalla furia devastatrice degli estremisti, tornano al loro antico splendore. Il Toro di Nimrud, con la testa dalle fattezze umane, il soffitto del Tempio di Bel a Palmira e la Sala dell’Archivio di Stato del Palazzo di Ebla, che custodiva 17mila tavolette cuneiformi, infatti, sono stati ricostruiti in Italia in scala 1:1 e ora vengono esposti nella mostra ‘Rinascere dalla distruzioni. Ebla, Nimrud, Palmira’, allestita al Colosseo e in programma fino all’11 dicembre.

A far parte della mostra anche una video installazione firmata da Studio Azzurro, che contribuisce a immergere lo spettatore nelle atmosfere assolate dei paesi dei tre monumenti ricostruiti, Siria e Iraq.

“Il Colosseo – ha osservato il soprintendente per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma Francesco Prosperetti – è il sito più visitato nel nostro Paese da italiani e stranieri. Con ‘Rinascere dalle distruzioni’ lanciamo un messaggio globale sull’importanza del patrimonio culturale e del suo valore identitario, sulla necessità di proteggerlo, curarlo, restaurarlo, in alcuni casi di ricostruirlo. E nella mostra va sottolineata la presenza di una installazione immersiva curata da Studio Azzurro, che ci trasporta in chiave emozionale tra Siria e Iraq, nei luoghi dove sono avvenute le distruzioni”.

La mostra è arricchita da due altorilievi provenienti da Palmira, i ritratti danneggiati dall’Isis di un uomo e una donna, scolpiti nella pietra che hanno profonde ferite. Dopo la mostra saranno presi in consegna dal ministero dei Beni Culturali e del Turismo per essere restaurati e riconsegnati poi al Museo Nazionale di Damasco.

 

Nel dettaglio, le copie che vengono presentate in mostra del Toro di Nimrud e del soffitto del Tempio di Bel sono state realizzate grazie alla tecnica della stampa in 3D. La Sala di Archivio di Ebla, invece, è stata riprodotta creando un modello in polistirolo, poi usato per la creazione della copia in vetroresina, più adatta a riprodurre la muratura in crudo.

 

 



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