Va in scena il giardino di Moschino


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Un trionfo di fiori che sbocciano va in scena sulle passerelle milanesi. Teatrale come sempre, Moschino ha alzato il sipario sul proprio mondo fatto di contaminazioni surreali con una  Kaia Gerber, la figlia di Cindy Crawford, che ha aperto la sfilata fatta di fiori, chiodi neri e calze a rete anni ’80 e con una Gigi Hadid trasformata in bouquet gigante, la donna tratteggiata da Jeremy Scott fiorisce come un’étoile avvolta in sofisticati abiti couture da giardino delle meraviglie.

Ecco scorrere in pedana una carrellata di look ibridi: l’abito con le piume rosa si porta con anfibi e biker-bolerino nero, le perfecto jacket destrutturate vengono accostate a gonne cariche di tulle e piccoli, ironici cappellini da motociclista.

E mentre l’iconografia biker scompare in lontananza, la donna tratteggiata da Scott si rivela come una prima ballerina vestita con giocose corolle. La duchesse di seta è modellata in maxi boccioli di rosa, lillà, calle, orchidee, peonie e iris. Il bruco dai toni pastello si trasforma lentamente in prima ballerina, con un abito scultoreo che evoca le ali di una farfalla in volo.

 



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