Terrazzo alla veneziana e le sue incredibili evoluzioni


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Il terrazzo, per la precisione “battuto di terrazzo alla veneziana”,  è un materiale già noto nell’antica Grecia, diffuso poi nelle costruzioni in epoca Romana ma raggiunge l’apice della sua popolarità durante il periodo storico della Serenissima Repubblica di Venezia, quando si diffonde come finitura utilizzata per i pavimenti dei grandi palazzi nobiliari. Attualmente sdoganato nel mondo del design e del décor,  è diventato uno dei motivi decorativi preferiti da utilizzare per rivestimenti a parete, per i tessili e per gli oggetti, addirittura per la cancelleria.

E’ costituito da una miscela di graniglia di marmo legata attualmente con il cemento, originariamente con la calce,  e mixata con graniglia più fine e cocciopesto. La stesura richiede una lavorazione artigianale che determina costi molto elevati  ma ci sono altri materiali che ne ricreano l’effetto e sono decisamente più economici. Si tratta dei pavimenti alla veneziana in resina, meno durevoli,  più sottili (5-10 mm), oppure delle piastrelle alla veneziana o in graniglia, alternativa ancora più economica.

Questa particolare finitura è perfetta con ogni stile e ogni esigenza.  È un pavimento di carattere ma neutro, con una tonalità in scala di grigi (diversa a seconda della miscela di cui è costituito il pavimento) che si abbina agli arredi più colorati, a quelli più minimali, ma anche al legno.

Il trend nel design è cominciato con Max Lamb un paio di anni fa, che con il suo Marmoreal ha creato scenari innovativi, un terrazzo con un pattern deciso e a grana molto grossa, che rievoca proprio il terrazzo tradizionale.



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