Riapre la stagione sciistica. Ecco dove sciare già in ottobre


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Tutto pronto per  la nuova stagione sciistica, addirittura  in alcune regioni d’Italia tra pochi giorni sarà già possibile mettere gli sci ai piedi. Come a Cervinia, in Valle d’Aosta, dove gli impianti saranno aperti nei weekend 14-15 e il 21-22 ottobre per poi restare sempre aperti a partire dal 28 di questo mese (fino al 6 maggio).

Il Passo dello Stelvio, in Lombardia, grazie agli oltre 20 chilometri di piste di tutte le difficoltà, per un dislivello complessivo di oltre 700 metri, rappresenta uno dei più importanti centri per lo sci e lo snowboard estivo. Sebbene il gran caldo di questa estate abbia creato qualche problema, costringendoli a chiudere sciovie e piste da sci, gli appassionati potranno usufruire degli oltre 20 chilometri di piste fino al 5 novembre con una fiaccolata di fine stagione prevista per sabato 4.

In Alto Adige, sul ghiacciaio della Val Senales le piste sono già aperte: a disposizione degli sciatori c’è la seggiovia Grawand a 3.212 metri. “La speranza è quella di riuscire ad aprire tutti gli impianti tra due settimane, tempo permettendo”, spiegano gli operatori del posto. A Solda stagione al via dal 21 ottobre, complice le alte quote delle piste che si spingono fino a 3250 metri.

Dove costano meno gli skipass? Non tutte le località sciistiche hanno già reso noti i costi degli skipass per la nuova stagione ma, tenendo conto che non sono previsti aumenti sostanziali, è possibile farsi un’idea di dove gli impianti hanno un prezzo minore. Guardando ai dati dei listini pubblicati su dovesciare.it, sito internet interamente dedicato al mondo delle piste, si può notare subito che all’interno di una stessa regione esistono differenze non da poco. In assoluto lo skipass giornaliero per un adulto con il prezzo più basso, almeno nella scorsa stagione, era quello di Pacentro-Passo San Leonardo (Abruzzo): solo 10 euro. Ma se vai in Valle d’Aosta e acquisti lo skipass Matterhorn Ski Paradise di euro ne spendi 64. Nello stesso Abruzzo in ogni caso si può arrivare fino a 41 euro scegliendo Roccaraso e Rivisondoli (stagione 2016-2017). Ricordando sempre che in alcuni casi i prezzi potrebbero essere ritoccati all’insù trattandosi delle scorsa stagione, per spendere meno bisogna andare a Campo Rotondo (15 euro), Campo Imperatore (26), Pescocostanzo (27), Pescasseroli (28), Campo Felice (33). Anche in Alto Adige ci sono località in cui lo skipass si paga meno di 20 euro (Luson, San Vigilio) ma si arriva a 59 euro in alta stagione se si sceglie il Dolomiti Superski (che comprende anche località del Trentino e del Veneto) per 450 impianti di risalita e 1200 chilometri di piste. Si resta sopra i 50 euro in Val Gardena, Alta Pusteria, Alpe di Siusi, Santa Cristina, Ortisei, mentre si può spendere tra i 30 e i 40 euro si sceglie Trafoi (frazione di Stelvio), San Martino Val Sarentino, Dobbiaco, Monte Cavallo Vipiteno, Val di Resia, Solda, Valle Isarco.

Uno skipass costa meno di 25 euro negli impianti che si trovano in Basilicata, al massimo 30 (Camigliatello Silano) in Calabria. In Emilia Romagna si parte da 15 euro per lo skipass Bobbio Passo Penice per arrivare ai 35 euro di Cimone. In Friuli Venezia Giulia si parte da un minimo di 21 euro a Sauris di Sopra per arrivare ai 35 di Tarvisio, Forni di Sopra, Piancavallo, Ravascletto-Monte Zoncolan e Sella Nevea. Nel Lazio la media è sui 20-25 euro: la località più cara è il Terminillo con 28 euro. In Liguria lo skipass di Monesi costa 16 euro, mentre a Santo Stefano D’Aveto si paga 25. Per chi vuol sciare in Lombardia la scelta è davvero ampia: si va dai 15 euro di Carona ai 46 di Livigno e sempre sopra i 40 Chiesa Valmalenco, Bormio, Santa Caterina Valfurva, Temu, Adamello, Passo del Tonale, Ponte di Legno e Passo dello Stelvio. Per risparmiare un po’ bisogna scegliere Pian del Poggio, Borna, Lizzola, Maniva, Montecampione, Aprica. Nelle Marche la spesa massima è di 25 euro a Frontignano-Ussita mentre il più basso è a Bolognola a 19 euro. Anche in Piemonte la scelta è davvero ampia, da un minimo di 15 euro (Ala di Stura) si passa a un massimo di 48 euro per lo skipass Via Lattea. Si possono trovare diverse località in cui si paga tra i 20 e i 30 euro (come Pontechianale, Argentera, pian di Sole, Caldirola, Usseglia, Pian del Frais,) e altrettante tra i 30 e i 40 (Bielmonte, Artesina, Mondole, San Domenico, Bardonecchia, Sestriere). In Toscana, dove dovrebbero esserci i rincari maggiori, i listini sono fermi alla scorsa stagione. In ogni caso la località meno cara era Casone di Profecchia (16 euro) seguita da Careggione (20) e Monte Amiata e Passo due Santi (25). Più cari Cutigliano-Doganaccia (26 euro) e Abetone (38). In Trentino, come accade anche nelle altre regioni in cui le alternative al livello di impianti sciistici sono davvero molte, si va da un minimo di 22 euro (Mendola) a un massimo di 53 euro (Val di Sole-Brenta). Tra i 40 e i 50 abbiamo le maggior parte delle località più famose: Madonna di Campiglio, Canazei, Val di Fassa, Val di Fiemme, Marilleva, Fai della Paganella, San Martino di Castrozza. Stesso discorso per la Valle d’Aosta dove si arriva a pagare 64 euro per lo skipass Matterhorn Ski Paradise, comprensorio sciistico italo-svizzero che collega le località di Valtournenche, Breuil-Cervinia e Zermatt. Prende nome dal Cervino che in tedesco si chiama Matterhorn e quindi il nome completo del comprensorio significa Paradiso sciistico del Cervino. Con meno di 50 euro si può sciare Courmayer, Monterosa, Gressoney-La Trinitè, Cervinia, Pila. In Veneto gli skipass costano 42 euro per Auronzo Cadore-Monte Agudo, San Vito di Cadore, Misurina, Cortina d’Ampezzo. Il prezzo sale a 44 per Zoldo Alto, Selva di Cadore, Alleghe e Falzarego-5 Torri.

 



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