La Pasquella Veliterna che ancora oggi unisce e riunisce


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Velletri – La Pasquella è una forma di canto popolare che viene eseguita nella notte dell’Epifania a una manciata di chilometri da Roma,  nella campagne di Velletri. Una tradizione ultracentenaria, portata nelle campagne romane dai pastori, molto probabilmente abruzzesi, che d’inverno scendevano in queste aree per la transumanza. e dai boscaioli delle vicine montagne.

I Pasquellari, ossia i suonatori che muniti di tamburello, fisarmonica e caccavèlla, vanno di casa in casa durante tutta la notte della Befana a suonare e a cantare la Pasquella e se il padrone di casa  è disposto ad accettarli apre la porta e offre bevande, cibarie e altri doni. Ed è festa. Cose d’altri tempi? No, succede ancora oggi, anzi diciamo che è diventata una delle tradizioni che unisce e riunisce gli amici di sempre e i nuovi avventori, amici perduti e nuovi festaioli, oscurando ogni male, ogni preoccupazione.  Così come accade ogni anno a casa di Aldo e la sora Pia che con gli amici di una vita, Stefania, Stefano, Letizia, Mara e Roldano, preparano tavolate magnifiche, bandite con ogni ben di Dio, e in attesa dei pasquellari organizzano giochi e scherzi fino all’alba per poi concludere l’eccezionale nottata con una ricca colazione. Usanze da trasmettere ai posteri, la voglia di divertirsi e stare insieme in modo sano.
E’ stato e sempre rimarrà quell’aspetto un po’ goliardico che da sapore alla vita e scalda anche le “notti più gelide” che l’esistenza offre.



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