Professione: Sensorial designer, fabbricante di sogni


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Come rendere memorabile il giorno del sì con un matrimonio sensoriale

Addio matrimoni tutti uguali e facilmente dimenticabili. Arriva in Italia una nuova professione: la sensorial designer, figura
professionale che ha l’obiettivo di rendere (letteralmente parlando) il giorno delle nozze indimenticabile. Come? È questione di scienza.  “I ricordi – spiega Chiara Gori, prima sensorial designer d’Italia – si depositano più facilmente nella memoria a lungo termine se stimolano i nostri cinque sensi. Il 98% dei matrimoni coinvolge soltanto la vista, come una
rappresentazione teatrale, e non rende partecipi gli invitati. Il risultato è che nessuno, a distanza anche di poco tempo, ricorda almeno un dettaglio di quella che si presume sia una giornata importante”. Una amara verità per le spose italiane, che secondo le ultime statistiche ISTAT spendono in media 35mila euro per il memorabile giorno del sì.
“Matrimonio 5 sensi”, l’agenzia di organizzazione di eventi sensoriali, fondata da Chiara Gori nasce per offrire una soluzione al problema. Ecco quindi alcune soluzioni che la sensoral designer rivela nel suo libro “Matrimonio Sensoriale
– fai vivere ai tuoi ospiti un’esperienza coinvolgente”, acquistabile da novembre 2017 tramite il sito www.matrimoniosensoriale.it:
– GUSTO: oggigiorno molti menù sono l’uno la copia dell’altro, attraverso scelte innovative e presentazioni sorprendenti e originali puntiamo a scuotere i sensi degli ospiti. L’utilizzo ad esempio di centro tavola commestibili stimola
l’inviato a compiere un’azione che diventerà un ricordo e diventa fonte di interazione con gli altri invitati
– TATTO: le solite partecipazioni cartacee sono considerate banali e la maggior parte di esse finisce buttata o persa ben prima del matrimonio. L’uso di materiali particolari, a cui magari dare anche una seconda vita dopo la loro funzione
primaria, porta gli invitati a ricoprire l’oggetto di un valore superiore rispetto al semplice cartoncino e a tenerlo con sé.

– UDITO: è banale pensare a questo senso limitatamente alla musica, questo porta in generale a sottovalutare aspetti importanti quali l’acustica in chiesa o nella sala del ricevimento con conseguenti mal di testa se c’è troppo rimbombo
o noia se non si sente nulla.
– OLFATTO: cambiare ad esempio profumazione nelle diverse fasi del ricevimento, permette di riattivare l’attenzione degli invitati e rafforza il passaggio da un momento all’altro del matrimonio, stimolando sensazioni positive e di novità.
– VISTA: è il senso su cui tutti si concentrano, ma gli invitati sono stanchi di nozze che sono solo belle da vedere, sono stanchi di essere meri spettatori. Vogliono essere coinvolti, vogliono sentirsi parte attiva delle nozze.

Chiara, attraverso il suo libro, fa una analisi dei matrimoni dei nostri tempi, svelando alle future spose l’altra faccia del “wedding system”, cosa annoia gli invitati, quali errori non commettere mai per non essere l’ennesimo matrimonio fotocopia, e spiega alle coppie di sposi come rendere davvero unico e memorabile il giorno delle nozze basandosi semplicemente sulla scienza (e nel caso specifico sui loro 5 sensi).



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