L’arazzo/ricamo di Bayeux: l’universo medievale di Guglielmo il Conquistatore


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Martedì 27 novembre, alle ore 17.30, si terrà il secondo incontro del ciclo di conferenze promosse dalla Direzione Musei d’Arte Monumenti del Comune di Verona e dall’Università degli Studi di Verona, Dipartimento Culture e Civiltà. L’iniziativa si avvale del supporto degli Amici dei Civici Musei d’Arte di Verona.

 

L’arazzo/ricamo di Bayeux: l’universo medievale di Guglielmo il Conquistatore

 L’arazzo di Bayeux è un celebre grande telo di lino ricamato, conservato per più di 70 metri di lunghezza e su una cinquantina di centimetri di larghezza, formato da una giustapposizione di otto pezzi di tessuto. Attraverso un avvenimento storico preciso, questo immenso pezzo di tessuto ci offre una visione della società contemporanea. Il tema sviluppato è quello della conquista della corona d’Inghilterra da parte del duca di Normandia, Guglielmo, conquista che terminò con la battaglia di Hastings il 14 ottobre del 1066. Al di là del racconto di questa conquista, il ricamo propone una spiegazione contemporanea o leggermente posteriore di un certo numero di avvenimenti dell’epoca, e presenta una doppia lettura, storica (la conquista) e moralistica (le conseguenze del tradimento di Harold). Harold aveva giurato sulle reliquie della cattedrale di Bayeux, nel 1064, sottomissione e fedeltà al duca Guglielmo, promessa che egli ruppe prendendo illegittimamente il potere alla morte di Eduardo il Confessore, e che non troverà la sua risoluzione che nel corso della battaglia di Hastings. La correttezza del racconto storico ha a che fare in gran parte con la capacità che l’autore ha avuto nell’individualizzare i principali protagonisti e i luoghi degli eventi: grazie alle insegne, si possono riconoscere tra gli altri Eduardo, Guglielmo con una spada levata o Harold con un’aquila alla mano; i palazzi di Winchester, di Rouen o di Westminster; le chiese di Bosham o di Mont-Saint-Michel. L’architettura e il paesaggio monumentale sono qui ritrascritti per illustrare le scene di battaglia: la rappresentazione dei castelli e delle motte feudali, dei palazzi e delle chiese, costituisce un elemento importante per la storia dell’architettura. Gli animali accompagnano le scene su tutta la lunghezza dell’opera e sono inseriti anche nelle fasce di cornice esterne: il bestiario è molto presente nell’immaginario medievale, sia per il suo valore allegorico e morale, sia per il suo valore geografico. Il ricamo di Bayeux, non solo ci consente di studiare gli aspetti materiali della vita dell’epoca che ancora non conosciamo bene, ma ci dovrebbe anche aiutare a stabilire dei confronti stilistici con altri contesti artistici della fine dell’XI secolo o dei primi decenni del XII secolo. Essenziali appaiono dunque le comparazioni con la pittura murale e i libri miniati. Il ricamo di Bayeux permette, cosa assai rara, di esaminare quel che poteva essere il decoro di una dimora civile nel Medioevo romanico.  Per alcuni, il ricamo sarebbe stato eseguito in Inghilterra, mentre altri vi riconoscono una fabbricazione locale, nella stessa Bayeux. Anche la data è sottomessa a discussione: poco dopo la battaglia di Hastings, e dunque dell’1066k, o primi decenni del XII secolo, in questo caso forse per volontà della figlia del Conquistatore, Adèle de Blois e d’Inghilterra.



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