L’eredità di Antoinette de St. Leger: le Isole di Brissago

Nella parte nord del lago Maggiore, in territorio Svizzero, in Canton Ticino, si trovano le isole di Brissago. La più grande è chiamata Isola di San Pancrazio o anche Isola Grande e ospita il Parco botanico del Ticino. L’altra isola quella di Sant’Apollinare, è chiamata anche Isolino, Isola Piccola e Isola dei conigli, ed è ricoperta da vegetazione spontanea, mantenuta allo stato naturale.

Ecco un’interessante intervista di Judith Wade  all’Ing. Luca Veronese, coordinatore ad interim delle Isole di Brissago

JW: Le Isole di Brissago vivono il loro momento di gloria nel 1885 quando furono acquistate dai Baroni Richard e Antoinette Fleming de St. Leger: lui anglo-irlandese, lei russa naturalizzata svizzera, probabilmente figlia dello zar Alessandro II. Allora le isole erano meta di visitatori internazionali, soprattutto intellettuali e artisti. Oggi da dove provengono i visitatori?
LV: Se non ci limitiamo a questo periodo di emergenza sanitaria, i visitatori giungono da tutto il mondo; è tuttavia innegabile che una buona parte sono svizzeri tedeschi.

JW: Fu proprio Antoinette a portare vagonate di letame e terra per mettere a dimora piante acquistate in tutto il mondo così da creare un vero giardino botanico sull’Isola di San Pancrazio. Agli inizi del ‘900 era di moda il collezionismo botanico. Quante specie ci sono oggi sull’Isola? Da quanti paesi provengono?
LV: Oggi sull’isola sono presenti oltre 2.000 specie provenienti da tutto il pianeta. Questo aspetto è un unicum ed è motivo di prestigio per questo angolo di paradiso.

JW: Quanti giardinieri si prendono cura del giardino botanico?
LV: I giardinieri che curano il giardino botanico sono quattro e lavorano in stretta collaborazione con la commissione scientifica preposta alla supervisione e al mantenimento di questo gioiello del Lago Maggiore.

JW: Le Isole di Brissago fanno parte della rete “Gardens of Switzerland” e possono vantare di essere il più bel giardino del Cantone Ticino. Che ruolo hanno le Isole nell’attrarre turisti dall’estero? Quante  scuole all’anno visitano questa specialissima raccolta botanica?
LV: Ancora oggi in molte campagne turistiche vengono utilizzate immagini delle Isole quale fattore di attrazione del Ticino e di fatto continuano a essere un scorcio incantevole e rappresentativo della nostra regione. Da quest’anno l’entrata per tutti i ragazzi di età inferiore ai 16 anni è gratuita e quindi l’offerta vale anche per tutte le scolaresche. Crediamo infatti che la divulgazione scientifica debba avere un ruolo prioritario.

JW: In tempi di coronavirus le persone in auto-isolamento hanno compreso quanto piante e giardini siano importanti per la qualità della vita. Quali misure avete messo in atto per offrire una visita il più sicura possibile?
LV: Innanzitutto abbiamo seguito tutte le disposizioni federali e cantonali emanate in materia di sicurezza sanitaria e disponiamo di personale addetto esclusivamente alla sicurezza dei visitatori. Sono state inoltre apportate modiche puntuali ai percorsi e sono stati separati i flussi in entrata e uscita. Resta in vigore il limite di un numero massimo di visitatori sull’isola; limite che in ogni caso non viene mai raggiunto. Ovviamente si fa anche appello alla responsabilità e disciplina individuali.

JW: Le Isole di Brissago furono un vero Eden per l’avventurosa Antoinette Saint Leger e oggi sono un Eden accessibile a tutti gli amanti della natura, grazie anche al clima mite e al micro clima del lago. Per questa estate avete previsto collegamenti con la parte italiana del Lago Maggiore oltre che con Ascona?
LV: Gli attuali collegamenti da e per le Isole di Brissago avvengono grazie al servizio della SNL (Società Navigazione del Lago di Lugano) e della NLM (Navigazione Lago Maggiore); questi collegamenti raggiungono i principali attracchi presenti in tutto il Lago Maggiore. In futuro vorremmo aumentare il numero di attracchi giornalieri: il rilancio delle Isole passa anche da qui.