I sapori d’Europa tornano nelle piazze di tutta Italia


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Torna la voglia di scoprire, la curiosità di  conoscere profumi  e sapori di Europa. Dopo il lockdown, il fermo imposto ai mercati in tutta Italia, la macchina del Mercato Europeo si è rimessa in moto. E torna, già da fine agosto, ad animare le città, a portare i propri colori, le proprie proposte, dal tutta Europa e non solo. Un’occasione davvero particolare di fare un viaggio nella tipicità e nella cultura dell’Europa in cui il mercato diventa evento: uno spettacolo delle merci e delle nazioni.

Ci saranno 12 appuntamenti, in tutta Italia, oltre 1500 espositori. Si parte il 21 agosto a Treviso. “Lo scorso anno sono stati circa 2 milioni di visitatori complessivi sui 27 appuntamenti che abbiamo organizzato e quest’anno contavamo di ampliare il nostro bacino –  sottolinea  Federico Zelli, vice segretazione nazionale Fiva e responsabile del progetto Mercati Europei – Il Covid ha cambiato tutto. Il nostro settore, insieme a commercio tradizionale, ristorazione e turismo, è tra quelli più colpiti da questa tragedia. Ma noi non ci fermiamo. Appena abbiamo avuto la certezza della ripartenza abbiamo organizzato le tappe in piena sicurezza là dove era possibile. Saremo in tutta Italia”.

Tutte le tappe Il calendario post Covid del “Mercato Europeo: Piazze d’Europa e non solo” è organizzato da Fiva Confcommercio con la collaborazione delle Ascom locali e delle istituzioni nei diversi territori in cui il mercato fa tappa. Come detto si parte già dal fine settimana post ferragosto, 21,22 e 23 agosto, a Treviso. Invece il 31 agosto e il 1 settembre il Mercato Europeo sarà a Padova. Il primo fine settimana di settembre, il 4,5,6 il Mercato sarà a Biella. Il secondo fine settimana di settembre, 11,12,13 settembre, i sapori europei saranno a Cervia, la settimana successiva, il 18,19,20 settembre a Piacenza, il quarto fine settimana di settembre, 25,26,27 a Ferrara. A inizio ottobre si arriva in Toscana, il 2,3,4 a Follonica, per poi spostarsi ad Arezzo la settimana successiva, il 9,10,11 ottobre. Il terzo fine settimana di ottobre il Mercato sarà a Cesano, vicino a Monza, nel cuore della Lombardia, dunque, e poi invece arriva a Rivoli, in Piemonte, il 23, 24,25 ottobre e nelle Marche, il 30, 31 ottobre e il 1 novembre tutti gli espositori saranno ad Ancora per poi arrivare a Iseo, in Lombardia, e chiudere qui la stagione.

Cosa offre il Mercato Europeo “Il Mercato nasce ormai quasi 20 anni fa per valorizzare lo spirito europeo e noi ci siamo anche quest’anno, il commercio va avanti, c’è la voglia di scoprire, di conoscere che la pandemia non ha cancellato  – fa notare Zelli – Quest’anno abbiamo lavorato per inserire prodotti dall’Australia, per esempio, mentre abbiamo già l’India e prodotti statunitensi. Siamo andati verso un’offerta globale che comunque tiene il nucleo storico. Quindi, questa tipologia di mercato rende possibile una tre giorni di atmosfere culturali nuove e di incontro con l’Europa, ma anche di sostegno alla promozione dei centri storici. Non solo. Tanti sono gli operatori del Mercato che si appoggiano ai servizi delle città dove siamo per avere ricadute sul territorio. Un elemento tanto più importante in questa fase”.

 

Per quanto riguarda la gastronomia, ci saranno mini-crepes olandesi, formaggi francesi e svizzeri, biscotti bretoni e i deliziosi Brezen dall’Austria. E poi la carne argentina, la Feijoada brasiliana. Tra i prodotti italiani: pasticceria siciliana, salumi toscani, formaggi sardi, focaccia genovese, taralli e sott’oli dalla Puglia, olive ascolane e così via. Di particolare interesse infine, anche per la forte valenza simbolica, la presenza di un operatore di Amatrice che proporrà le specialità tipiche della zona. Per chi ama l’artigianato e le stoffe, niente di meglio delle creazioni di Manjit, direttamente dall’India e dal Nepal. Per chi ama arredare la casa invece, troverà sicuramente soddisfazione nel banco di artigianato finlandese, che propone, tra le altre cose, pelli di renna e sedie da giardino in puro stile nordico. Per i bambini, infine, da non perdere assolutamente lo stand di giochi in legno ungherese.

L’idea che anima questi eventi è far incontrare gli operatori italiani e i loro omologhi europei con il consumo italiano. In percentuale, nei Mercati Europei, i banchi di provenienza estera costituiscono il 70%, mentre i rappresentanti delle specificità regionali italiane il rimanente 30%. Sotto il profilo merceologico, l’organizzazione ha sempre posto particolare attenzione nell’equilibrio tra banchi alimentari e settore non alimentare, fissando anche un limite per la partecipazione delle cosiddette aziende di “street food”, che continuano a far da traino all’evento, ma senza prenderne il sopravvento: in cifre, un 30% di banchi di alimentari si affianca ad un 60% del settore non alimentare, mentre il restante 10% è costituito da operatori che effettuano somministrazione.



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