Il 4 dicembre è uscito “Venti”, ottavo disco di Giorgio Canali e Rossofuoco
Sono uno dei più sorprendenti gruppi rock del panorama alternativo italiano. Giorgio Canali, chitarrista e cantante della band ed istituzione della scena indipendente, con i suoi fedeli musicisti Stewie DalCol, Marco Greco, Luca Martelli e Andrea Ruggiero.
I ragazzi ci rapiscono subito, il primo brano dell’album “Eravamo noi” ci da uno schiaffo e ci catapulta in un susseguirsi di pezzi intrisi di poetica tagliente, incredibilmente attuali e mai nostalgici. E’ un rock vivo, che non ti fa togliere le cuffie facilmente.
L’album è stato registrato a distanza, è il primo lavoro dei Rossofuoco in cui i musicisti “comunicano” musicalmente da luoghi differenti. Bologna, Miami, Roma e Bassano del Grappa.
Ognuno di loro esprime la propria arte nel proprio luogo a causa della pandemia.
L’insieme crea una sonorità fresca, innovativa, resa affascinante e rabbiosa come in perfetto stile, dalla voce di quel genio di Canali, mai scontato, mai banale.
La costrizione nel rimanere distanti, ha allontanato anche i musicisti, ma la tecnologia li ha riportati al loro posto e questo aggrovigliamento di suoni arrivati con chilometri tra le note, ha realizzato una rete che vibra, un rock che disturba.
Giorgio Canali ha cercato inoltre di omaggiare i cantautori italiani che sono stati in qualche modo fonte di ispirazione nelle scritture dei testi, e li richiama con citazioni e riferimenti.
Lo stesso rocker ci sfida nel ritrovare nelle venti canzoni queste analogie. Ascoltando quest’album dei Rossofuoco, riflettendo istintivamente attraverso suoni e parole, ci si trova davanti ad un arcobaleno in bianco e nero, quasi grigio, ma abbagliato da un sole caldo d’estate, come se il romanticismo reale servisse ancor di più in questo momento storico, come se per ricolorarlo quell’arcobaleno servisse a tutti costi la divisa da combattimento.
“Troppa gente che affronta la vita in tenuta da combattimento, davanti a un pozzo di desideri poi ci si butta dentro”. Questo è Giorgio Canali, provocatore che ripaga l’anima di chi ascolta; ci da una spinta e ci regala la sua romantica e rabbiosa voglia di vivere, quella che anche gli immortali come lui sognano ancora. Tutto decorato con una perfetta attenzione nei dettagli musicali, come a consacrare i Rossofuoco in un album a dir poco sublime.
Francesco Mazzetto
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