Musikàmera prosegue con il doppio recital di Nordio e Sciortino


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Martedì 12 e mercoledì 13 ottobre alle 20.00 la Stagione Autunno 2021 di Musikàmera prosegue con il doppio recital che vede Domenico Nordio, veneziano di nascita, tra i più acclamanti musicisti del nostro tempo, al violino assieme ad Orazio Sciortino al pianoforte. Nordio e Sciortino si esibiranno alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice in un programma che spazia dal puro Romanticismo che caratterizza lo spirito della Sonata n. 3 in la minore di Robert Schumann, a quello, tutto particolare, della Sonata in fa minore op. 4 di Felix Mendelssohn in cui classicismo e atmosfere romantiche si incontrano e si fondono. La conclusione è affidata alla Sonata n. 1 in fa minore op. 80 di Sergej Prokofiev esponente a pieno titolo delle avanguardie novecentesche.

 

Venezia – La Sonata n.3 in la minore di Robert Schumann, considerato il capostipite della generazione romantica, nasce durante un gioco tra colleghi per omaggiare un comune amico. I compositori sono Schumann, per l’appunto, l’allievo Albert Dietrich e il giovane Brahms. Ciascuno compone un movimento e il dedicatario, il violinista Joseph Joachim, deve indovinare chi ne è l’autore. Chiamano la sonata Frei Aber Einsam (libero ma solo), condizione emblematica dell’artista romantico, e a Schumann toccano il secondo e il quarto movimento, cui poi aggiungerà il primo e terzo, “costruendo” così la Sonata n.3. Sarà la sua ultima composizione prima del tracollo nervoso che lo conduce a tentare il suicidio e che lo costringe a vivere i suoi ultimi due anni di vita da internato.

Felix Mendelssohn, coetaneo di Schumann, è un romantico sui generis, proveniente da un’agiata famiglia che vantava, nel nonno Moses, uno dei massimi filosofi dell’Illuminismo tedesco. E il culto illuminista della ragione trova la sua traduzione sonora proprio nello stile classico, che sembra riuscire tanto semplice al precocissimo Felix, che cresce nella serenità senza conoscere i turbamenti che Schumann vive sulla propria pelle. Il primo movimento della sua Sonata op. 4 inizia con una sorta di cadenza del violino solo, che ci si aspetterebbe in prossimità della conclusione. Una melodia dolce viene introdotta dal pianoforte, ripresa dal violino e trattata contrappuntisticamente, interesse peculiare di Mendelssohn, cui spetta il merito di aver riportato alla ribalta la musica di Bach dopo ottant’anni di parziale oblio.

È poi il momento delle avanguardie del Novecento, che scansano e dissacrano ogni retaggio romantico. Uno dei casi più emblematici di questa estetica è Sergej Prokofiev, che dà un deciso impianto neoclassico alla sua produzione strumentale, ricercando politezza formale e chiarezza espressiva, nell’ambizione di una musica per tutti, grandiosa, fiduciosa nell’avvenire e perfettamente a proprio agio nel suo presente tecnologico. Scritta per David Ojstrakh, la Sonata n. 1 in fa minore op. 80 si articola nei canonici quattro movimenti, i cui nomi (Andante assai – Allegro brusco – Adante – Allegrissimo. Andante assai, come prima) sono già in grado di anticipare il loro contenuto, assai rappresentativo dello stile di Prokofiev.

 

 

 

 

DOMENICO NORDIO

È uno dei più acclamati musicisti del nostro tempo. Si è esibito nelle sale più prestigiose del mondo (Carnegie Hall di New York, Salle Pleyel di Parigi, Teatro alla Scala di Milano, Barbican Center di Londra e Suntory Hall di Tokyo), con le maggiori orchestre, tra le quali London Symphony, National de France, Accademia di Santa Cecilia di Roma,

Orchestra Nazionale della RAI, l’Orchestre de la Suisse Romande, Moscow State Symphony e con direttori quali Flor, Steinberg, Casadesus, Luisi, Lazarev, Aykal. Apprezzato camerista, Nordio appare nei più importanti cartelloni al fianco di Misha Maisky, Louis Lortie, Boris Belkin, Mikhail Lidsky e Jeffrey Swann. Allievo di Corrado Romano e di Michèle Auclair, nato a Venezia nel 1971, ex bambino prodigio (ha tenuto il suo primo recital a dieci anni), Domenico Nordio ha vinto a sedici anni il Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli con il leggendario Yehudy Menuhin Presidente di Giuria. Il Gran Premio dell’Eurovisione ottenuto nel 1988 lo lancia alla carriera internazionale: Nordio è l’unico vincitore italiano nella storia del Concorso. Dal 2017 è Artista Residente dell’Orchestra Verdi di Milano.

 

ORAZIO SCIORTINO

Pianista e compositore, Orazio Sciortino (Siracusa, 1984) collabora con importanti istituzioni musicali in Italia e all’estero e si esibisce in tutto il mondo. Al Teatro alla Scala di Milano, in veste di direttore e solista, ha eseguito, in prima esecuzione moderna, il Concerto per pianoforte e orchestra di Fumagalli da Sciortino stesso riscoperto, accompagnato dall’orchestra i Cameristi della Scala. Ha registrato per Rai Tre, Radio Tre, Radio Classica, Radio Svizzera Italiana e per le case discografiche Dynamic, Bottega Discantica, Limen Music e Sony Classical. Ha lavorato con gli editori Mazzotta e Skira su progetti riguardanti rapporti tra arti visive e musica. Si occupa di divulgazione musicale in veste di conferenziere e pianista, proponendo percorsi di guida all’ascolto e lezioni-concerto. Recentemente, in collaborazione con il CERN di Ginevra e la Fondazione Agalma, è stato invitato a tenere un TED Talk, per il TEDxCERN 2016, sull’esperienza dell’ascolto e l’attività neuronale.

 



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