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Taranto. La processione dei Misteri

Taranto. La processione dei Misteri
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Perdoni_al_SepolcroTaranto. I riti della Settimana Santa risalgono all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale  e furono introdotti a Taranto dal patrizio tarantino Don Diego Calò, il quale nel 1603, fece costruire a Napoli le statue del Gesù Morto e dell’Addolorata.   Francesco Antonio Calò, erede e custode della tradizione della processione dei Misteri del Venerdì Santo, donò alla Confraternita del Carmine le due statue che componevano la processione, attribuendole l’onore e l’onere di organizzare e perpetrare quella tradizione cominciata circa un secolo prima..  Così ogni anno nei giorni del giovedì e del venerdì santo, si svolge la processione dei Misteri che si snoda per il borgo vecchio della città dei due mari. Il giovedì a mezzanotte inizia la processione che segue la statua dell’Addolorata e si svolge tra i vicoli della città vecchia.
PROCESSIONE MISTERI_TARANTOIl Venerdì invece  la processione dei Misteri esce dalla chiesa del Carmine alle 17.00 in punto portando le statue che simboleggiano la passione di Gesù, e procede per le strade del Borgo Nuovo.

 

 

I confratelli sono vestiti con l’abito tradizionale dei PROCESIONE_MISTERI2Perdoni e procedono a ritmo lentissimo accompagnati dalle marce funebri. La processione è composta dalla Troccola, strumento che apre la processione, il Gonfalone ovvero la bandiera della confraternita, la Croce dei misteri, il Cristo all’Orto, la Colonna, l’Ecce Homo, la Cascata, il Crocifisso, la Sacra Sindone, il Gesù Morto, l’Addolorata (appena essa esce sulla piazza, verso le otto di sera, si chiude il portone del Carmine). È accompagnata da tre bande che suonano marce funebri, ed effettua durante il percorso una sosta nella chiesa di San Francesco da Paola.

Il rientro al Carmine avviene solo Sabato Santo nelle prime ore del mattino.

redazioneBonVivre

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