Buon gusto o Strappone?


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classeCosa significa essere eleganti. Letteralmente è il termine usato per descrivere una persona che usa vestirsi ma soprattutto essere gradevole senza affettazione.
Un tempo si diceva che una donna realmente elegante era colei che entrando in una stanza si notava per il suo “non” cercare di farsi notare.
Il vero segreto dell’eleganza è ed è sempre stato nella misura, che non significa affatto noia ma buonsenso e percezione del limite.
Coco Chanel, l’emblema dell’eleganza, colei che ha tolto alle donne la schiavitù dei corsetti inventando l’indumento più amato da oltre un secolo, il tailleur, diceva sempre: “Quando vi preparate per un appuntamento vestitevi, truccatevi, mettetevi tutti i gioielli che volete. Ma prima di uscire datevi un ultima occhiata allo specchio ridimensionate il vostro abbigliamento, toglietevi un bel po’ di trucco e lasciate a casa tante inutili di cianfrusaglie…

Il brutto di una donna di oggi, invece, è proprio l’eccesso: eccesso nei tacchi, eccesso nelle acconciature, eccesso nel trucco, eccesso nelle scollature, eccesso nelle minigonne, insomma, eccesso nel mostrarsi, nel mostrare.

Il brutto delle donne si può notare  quotidianamente in televisione e sui giornali di gossip, protagoniste di cronaca e del così detto mondo dello spettacolo (ma è davvero il mondo dello spettacolo quello che vediamo in tv?) ci presentano un mondo femminile imbarazzante per le donne, mi auguro lo sia anche per gli uomini: abiti maculati, tacchi a spillo, minigonne inguinali anche indossati dalle over 40, scollature vertiginose e chi più ne ha più ne metta.
Per questo tipo di donne che davvero hanno poco a che vedere con l’eleganza ma ambiscono solo a farsi notare è stata coniata una definizione molto calzante le “strappone”. Riassume, in sintesi, quel misto di aggressività e di esibizionismo ormai tipico delle troppe  fanciulle ed attempate signore, forse, solo ammalate di televisione e che quindi non trovano  altro modello di riferimento.
Donne vi chiedo e mi chiedo volete essere considerate “strappone”?
No, la maggior parte di voi, lo so, non vorrebbe mai essere considerata tale. E allora misura. L’eleganza, lo stile non sono altro che misura.
Misura che se proprio volete essere di tendenza sta tornando di moda. Sulle passerelle dei più grandi coutier italiani e stranieri quest’anno sono tornate di moda sobrietà e stile ma una gioiosa sobrietà ed un stile per ognuna di noi.
Non serve a nulla farsi notare per una scollatura eccessiva, dura una frazione di secondo, subito dopo arriverà un’altra signorina con una scollatura più eccessiva della vostra.
Quindi, care amiche, misura e studio. Si, studio. Guardatevi allo specchio e cercate di capire qual è il vostro punto di forza: lo sguardo, il sorriso, le  gambe, la pelle? Non importa quale sia l’importante e che puntiate tutto su quella parte di voi che vi fa sentite davvero sicure.  Partite da quel punto e poi pensate a quale indumento possa più metterlo in evidenza.
Se avete la fortuna di aver un bel decolleté non serve una scollatura per metterlo in evidenza. Basterà una camicia bianca ben scelta con un bottone sganciato al punto giusto ne’ troppo sotto ne’ troppo sopra al reggiseno.  Un reggiseno però scelto ad hoc.
E anche qui c’è un trucco. Non tutti i reggiseni sono adatti per ogni tipo di donna e di corporatura. Non basta la misura per definire un reggiseno; è uno dei pochi indumenti che una donna deve scegliere con gran cura e lunghe prove e oggi l’assortimento è davvero vastissimo. Perché il reggiseno si indossa non si mette.
Una volta trovato il reggiseno giusto indossatelo, cioè, chiudete il gancio, chinatevi a metà busto e con le mani tirate bene su i seni, poi rialzatevi e vedrete che indossato così, il reggiseno darà al vostro decolleté una inconsueta magnificenza anche sotto una candida camicia bianca comprata al mercatino o al grande magazzino.
Non dimentichiamo però che questi sono solo alcuni piccoli consigli pratici per migliorarci nella quotidianità. Ma  il vero brutto di una donna  è soprattutto nel suo modo di esprimersi, nel tono della sua voce, nella mancanza di umorismo, nella mancanza di onestà intellettuale, nella mancanza di bontà, di intuito, nell’aver rinnegato il suo senso materno. Il brutto di una donna sta nell’aver tradito l’essenza del femminile appropriandosi di tutto il marcio del mondo maschile, diventando così solo una sorta di brutta copia dell’originale.
Ragazze, signore, facciamoci un esame di coscienza: sono gli uomini che mancano o siamo noi con i nostri vestiti panterati, il tacco 12, la bocca a canotto ed i toni della super manager e della super saccente ad averli fatti rintanare in qualche misterioso bunker su cui troneggia la scritta: “Vietato l’ingresso alle strappone”?

 



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