Un uomo di lusso


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L’abito non farà il monaco ma fa un uomo…E tra i nomi che hanno fatto la storia dell’eleganza maschile in tutto il mondo c’è un italiano, made in Napels, Rubinacci, un nome sinonimo di  stile sin dagli anni ’30.

Fu il capostipite Gennaro a disegnare e costruire quella che è passata alla storia come la “giacca napoletana” vestendo in un primo momento  la borghesia partenopea. Ma la sua fama dilagò  a tal punto da fare di personaggi come Clark Gable o Vittorio De Sica degli affezionati clienti.

Gli abiti su misura di Ribinacci aderiscono al corpo come una seconda pelle seguendone la gestualità, sono dei vestiti composti, d’impronta stilistica british  ma ammorbiditi perché senza l’utilizzo di imbottiture, alleggeriti nelle linee e nei tessuti e, quindi, assolutamente diversi dalla scuola sartoriale inglese che tende ad una figura più rigida.

Oggi, Mariano Rubinacci, annovera 4 laboratori: Napoli, Londra, Milano, Roma, un corner a New York ed un negozio a Tokio.

E nei suoi laboratori artigianali, veri e propri salotti del bel mondo, sono tagliate camicie e cravatte ( modello sette pieghe ) secondo la più antica tradizione familiare. Ed è proprio la cravatta uno dei cavalli di battaglia di Rubinacci. Realizzate in seta, in shantung, raso o lana lavata, già pronte o fatte su misura. Cravatte che, addirittura, hanno bisogno di circa due settimane di lavorazione.

Tutti i capi disegnati e costruiti da Rubinacci sono eseguiti usando tecniche artigianali e da veri professionisti di provata esperienza.

A garanzia di qualità il signor Mariano offre, tra l’altro, anche un servizio di manutenzione del capo, per venire incontro a cambiamenti di peso e di taglia dei suoi clienti. Perché un capo di questo atelier sarà, pur caro, ma dura per sempre.

Insomma, Gaetano Rubinacci, un nome che viene dal passato ma che tutt’ora veste gli uomini più eleganti di tutto il mondo.

Daniela Berti



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