Quell’Africa vera dei safari di Hemingway


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Uno straordinario viaggio che offre grandi e indimenticabili emozioni. Un viaggio nelle principali tappe di un continente ricco di fascino, dove si verrà sedotti dalla natura  più selvaggia, dalla storia più antica, dalle culture più misteriose e dai paesaggi più romantici. Un percorso di ventidue giorni, da  Città del Capo al Cairo. Dall’Italia si volerà verso Città del Capo, con Voli di linea. Il giorno seguente ci si  dedicherà alla scoperta della meravigliosa penisola del Capo,dove le acque dell’Atlantico incontrano l’Oceano Indiano. Il soggiorno è immaginato all’elegante e raffinato Mount Nelson Hotel, immerso in 9 acri di giardini e di cui, nell’ottobre 2005, il Daily Telegraph scriveva: “ Non si può partire da Cape Town senza essere prima passati dal suntuoso Mount Nelson Hotel, ora rinnovato e con più fascino che mai…” . Si sorvolerà Cape  Town, la Table Mountain e il Capo di Buona Speranza prima di dirigerci verso  il deserto  della Namibia, dove verrete ospitati al Dune Lodge, nell’esclusiva riserva di Wolwedans, da qui si inizia a sentire il vero profumo dell’Africa più vera. Tre giorni intensi per poi volare verso il Botswana. Prima di raggiungere lo spettacolare delta dell’Okavango, si sorvolano grandiosi paesaggi dalle alte dune, il Sossusvlei, la costa atlantica ove la sabbia del deserto incontra l’Oceano e il mitico  Kalahari, fino ad arrivare  al lussuoso Campo tendato che ospiterà i viaggiatori per i due giorni successivi, base di partenza per i safari che permetteranno di scoprire questo incredibile ecosistema. La quarta tappa del tour ci porterà per tre giorni in Zambia,a Livingstone, dove potrete stupirvi guardando le Cascate Vittoria,una delle sette meraviglie naturali del mondo.

Davanti ad esse il celebre esploratore David Livingstone commentò:” Una vista così meravigliosa deve essere stata contemplata dagli angeli in volo”. Non dimentichiamo che gli Africani ci insegnano a godere dello spazio e del tempo e ci insegnano a sentire e a gustare gli odori della natura,ancora incontaminata. In questa tappa sarete ospiti del Royal Livingstone Hotel, un suggestivo resort, cinque stelle extra-lusso situato sulle rive dello Zambesi, la cui architettura è ispirata  dalle tradizionali tenute coloniali africane. Continua questa indimenticabile esperienza in Zambia con la visita al Luangwa Valley, dove non mancheranno ad attendervi safari straordinari, autentici, al limite del rischio ma senza un reale pericolo, grazie ai ranger sempre pronti ad intervenire. Un angolo incontaminato dell’Africa, dove si scopriranno emozioni uniche, dove davanti al tramonto  si viene spinti come per magia a guardare sempre più in là, verso un infinito sublime, scoprendo lo spazio e la libertà di cui le popolazioni locali insegnano a deliziarsi.

 

Risalendo il continente africano, ci si fermerà per un paio giorni presso il Ruaha Park nel Sud della Tanzania. Qui la fauna  libera e il paesaggio selvaggio, al di fuori dalle rotte classiche “da Safari”, regala un fascino remoto,al punto da pensare che il tempo si sia fermato. Un luogo per pochi, selezionatissimi e motivati visitatori, che desiderano conoscere quell’Africa autentica, dove il safari ha più fascino che altrove. Sarà “Jongomero Lodge”, ad accogliere i viaggiatori. È uno dei lodge più nuovi del parco con un livello di ospitalità molto alto. Otto tende spaziose ed elegantissime, montate sotto un makuti di palme che le rende fresche anche nelle ore più torride. Tutto è studiato nei minimi particolari: il bagno, in stile coloniale, ha tocchi modernissimi, mentre letti, sedie e tavoli sono realizzati con legnami recuperati di dhow, cioè le imbarcazioni a vele latine tipiche della Tanzania.

Dal tredicesimo giorno ci si trasferirà in Kenya, si sorvolerà l’impressionante cratere di Ngorongoro per giungere nella riserva Masai Mara, dove si potrà ammirare il vasto impero di migliaia di erbivori. Avrete modo di contemplare il “Mare di Giada” cioè il Lago Turkana e di inoltrarvi nel Villaggio dei Molo, una delle Tribù più piccole del Kenya. Ci si fermerà nel villaggio a dialogare con gli abitanti  e si comprenderà l’arte di comunicare con gli occhi e i sorrisi, emozioni e sensazioni saranno sufficienti per comprendere quel mondo parallelo, così distante dal nostro. Arrivati al quindicesimo giorno del viaggio si virerà verso mete più storiche e culturali. La rotta sarà verso l’Etiopia,ad Addis Abeba e in seguito a Lalibela, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, per visitare le sue splendide chiese ricavate nella roccia. Non mancherà un invito per partecipare alla tradizionale cerimonia del caffè presso una famiglia etiope.  Il grande viaggio sta volgendo verso la fine, prima di raggiungere le magnificenze dell’Egitto che rappresenta l’ultima tappa, si sorvolerà la confluenza tra Nilo Blu e Nilo bianco che offre uno scenario incredibile. Ci si fermerà due giorni in Sudan a Khartoum, una jeep sarà necessaria per condurre i viaggiatori a visitare l’antica necropoli nubiana di Merowe, il vasto tempio di Musawwarat e piccoli villagi lungo le sponde del Nilo. Si proseguirà il viaggio e si sorvolerà l’incantevole Lago Nasser. Dopo un piacevole pomeriggio in feluca sul Nilo, si arriverà ad Aswan dove si troverà sistemazione presso l’ Old Cataract Sofitel. Il giorno successivo, si risalirà il Nilo alla volta di Luxor: il paesaggio mozza il fiato, il verde brillante della vegetazione lungo il fiume contrasta fortemente con il color miele del deserto. Ecco i templi di Luxor, Karnak e Valle dei Re e delle Regine.  L’ultima tappa di questo fantastico percorso è al Cairo, ottima risulta anche questa sistemazione, presso l’Oberoi Mena House Hotel proprio all’ombra delle Piramidi, dove la delicatezza e l’eleganza nei servizi hanno sempre incantato gli ospiti.

L’Africa è un continente che raramente non viene apprezzato e, seguendo un itinerario così “vero”, il “Mal d’Africa” comincerà a scorrere nelle vene. Il ricordo di questa meravigliosa esperienza rimarrà per sempre impressa nell’anima di chi ha saputo cogliere la serenità di quel mondo così diverso. Un itinerario che offre la possibilità di conoscere la vera essenza dell’Africa e solo allora si potrà comprendere il significato di quella malinconia che viene chiamata “mal d’Africa”,proprio come raccontava Hemingway.



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