Lo Stonehenge del Medio Oriente


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Sulle alture del monte Golan fra mucche vaganti e campi d’addestramento militare risiede un segreto custodito da oltre cinquemila anni, uno Stonehenge del Medio Oriente. In arabo è chiamato Rogem-Hiri, che significa il Tumulo del Gatto Selvatico mentre in israeliano si chiama Gilgal-Refaim che sarebbe la Ruota dei Giganti. Presumibilmente è collegato al personaggio biblico Og, monarca di Bashan, famoso per la sua statura, che si era stanziato in quelle terre e che probabilmente era un antenato di Golia. Per la zona in cui si trova, è unico nel suo genere, e si tratta di cinque cerchi concentrici di pietre, di cui tre cerchi più spessi. Al centro vi è un tumulo monumentale, nel quale era sepolto un personaggio importante, di cui non ci è rimasta traccia a seguito delle trafugazioni subite. Ha due aperture una rivolta verso nord-est e l’altra verso sud-est. Considerando l’imponenza della cosa si prevede che per costruirlo, lavorando in media otto ore al giorno abbiano impiegato circa sei anni. Sicuramente gli esperti dell’epoca che l’hanno progettato erano anche profondi conoscitori dell’astronomia. Lo dimostra il fatto che l’opera è stata costituita secondo l’orientamento stellare, infatti all’alba del giorno del solstizio d’estate il primo raggio di sole illuminava il centro del cerchio, grazie all’apertura nord-orientale.

Sulla ragione per cui fu costruito vi sono molte versioni.  Qualcuno lo crede una tomba, ma l’ipotesi viene smentita dalla pietra centrale messa in un secondo momento rispetto alle altre, altri studiosi pensano che sia un calendario di pietra o una stazione d’osservazione stellare, anche se l’altra apertura sud-orientale, però,  resta un mistero. La versione più attendibile lo collocherebbe come un luogo di culto di massa, anche se fra i cerchi il passaggio è impossibile a causa dello spessore delle pietre Questo sito archeologico è arrivato fino ai giorni nostri grazie al fatto che essendo in  una zona in cui è vietato l’accesso, poiché vicina a campi militari, non è stata distrutta dalle guerre che pervadono la Regione e data la somiglianza e l’orientamento con quello inglese, è definito lo Stonehenge del Medio Oriente.

 

Giuseppina Barone



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