Letto per voi: Fai girare la testa


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Un libro sulla bellezza e la chirurgia plastica? No, affatto, il sottotitolo lo chiarisce subito: Pensare bene per vivere meglio. E’ l’ultimo e forse il meglio riuscito libro di Edward De Bono il teorico del pensiero ‘laterale’ e del metodo dei ‘sei cappelli’ per pensare. Ma perchè un nuovo libro? Insomma, non pensiamo già per conto nostro? Sin da quando siamo nell’utero materno e dalla nascita si formano nel nostro cervello stimoli elettrici e attività che dopo pochissimi mesi si articolano in un pensiero e dunque, siamo. Altrimenti non saremmo umani. Ma De Boni introduce il concetto di pensare in maniera utile ed efficace e quindi educare il pensiero verso ciò che davvero ci serve. Ancor più utile in un mondo dove dominano le idee più dei manufatti, i servizi più dei prodotti. Per tutti coloro che vivono immersi nel mondo della comunicazione quindi saper pensare è fondamentale ma anche per chi vuole lanciare un’azienda, innovare un prodotto, introdurre nel sistema un nuovo servizio o, udite, governare un paese. Mi viene in mente che allora sarebbe opportuno che il pensiero diventi una materia scolastica, intuizione corretta dato che molti Paesi hanno introdotto i metodi di De Bono nei loro programmi scolastici, che esistono corsi per perfezionare le sue tecniche e veri e propri ‘allenatori’ del pensiero. De Bono sostiene infatti che il pensiero umano ‘al naturale’ sia eccellente ma non sufficiente e che gli attuali metodi di pensiero siano ottimi in alcune aree ma inadeguati, se non inutili, in altre. Gli strumenti che l’autore applica al pensiero sono diversi e spaziano dalla risoluzione dei conflitti alla generazione di idee a partire da imput casuali (l’ho provato e vi assicuro che dà risultati assolumente inediti impossibili da ottenere con il pensiero lineare). In un’industria siderurgica sudafricana il metodo dell’imput casuale applicato da un piccolo gruppo di dipendenti permise di generare 21mila idee in un solo pomeriggio e furono necessari nove mesi per vagliarle tutte. Insegna anche ad usare la creatività, una dote che non tutti credono di avere ma che può essere, semplicemente stimolata e allenata. Basti pensare alle idee creative di valore che dopo essere state formulate appaiono, semplicemente, logiche e che fanno esclamare ‘come ho fatto a non pensarci prima?’. Ebbene per stimolare la creatività De Bono suggerisce il metodo delle ‘parole casuali’: avete un focus, ossia l’ambito in cui dovete generare un’idea nuova. Guardate l’ora e aprite un giornale alla pagina dei minuti e poi chiudete gli occhi e puntate il dito sul testo: la parola che trovate è il vostro stimolo casuale: non si tratta di trovare una relazione tra la parola e il focus ma una declinazione (per gli esempi chiarificatori vi rimando alla lettura del libro).

 

 

E poi i famosi sei cappelli, ciascuno di colore diverso che porterei in tanti tavoli politici. Quando si ‘indossa’ quel colore mentale si possono fare solo valutazioni di quella natura e ognuno è invitato a dire la sua per arricchire la discussione. Ideato nel 1984 il metodo dei cappelli è usato in tutto il mondo, sino agli asili e alla dirigenza delle più importanti multinazionali. Personalmente quando lo applico ho disegnato sei triangoli di colore diverso e metto sul tavolo di volta in volta quello che mi serve: blu, bianco, rosso, nero, giallo e verde. Spero che prima o poi ci sia un cappello viola, il mio colore preferito, per questo attendo un prossimo libro. Per ora, vi lascio alle accattivanti pagine di questo, edito dai tipi di Erickson.

 

Edward De Bono

Fai girare la testa

Erickson

2011

194 pagine

14,50 euro



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