Il genitore non è né perfetto né imperfetto


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Semmai un buon genitore è quello che riesce a liberarsi dai luoghi comuni e da modelli educativi standard. “Far bene il mestiere” di padre o madre non significa avere certezze, ma lasciare spazio ai dubbi e considerare i figli come un mistero da scoprire giorno per giorno. Ogni figlio è un evento unico e dobbiamo far emergere la sua diversità: deve crescere non assomigliando a nessuno e realizzando le sue aspettative, non le nostre.

Lo stile educativo autorevole è fondato sulla “fermezza educativa”. Il genitore richiede rispetto, stabilisce delle regole che, in genere, vengono seguite perché si adattano all’età e, a mano a mano che i figli crescono, vengono discusse con loro. Il genitore autorevole, a differenza di quello autoritario, riconosce i desideri e i bisogni dei bambini e dei ragazzi e sollecita la loro opinione. Non è invadente, non si sostituisce a loro, educa all’autonomia e all’imparare anche dai propri errori. Sviluppa un rapporto caldo e favorisce esperienze educative culturalmente ricche. Rispetta la personalità del figlio. In genere, questi genitori provano piacere nello stare in compagnia dei figli e viceversa.

Date attenzione con il vostro tempo, non con le vostre ricchezze. La vostra presenza, la vostra cura: nessun regalo, per quanto prezioso, può sostituire la vostra presenza. Rispettare i tempi del bambino, senza forzarli. Consentire di sbagliare senza giudicare, senza dare voti, senza emettere sentenze, perché sbagliare fa parte dell’esperienza della vita. Gli adulti difficilmente accettano di sbagliare e quindi accettano ancora meno gli errori dei figli, quando invece dovrebbe essere permesso loro di frequentare la “scuola degli errori” perché è molto formativa per la crescita. Sbagliare significa, infatti, fare esperienza, elaborare giudizi, analizzare gli errori e avere la possibilità di riprovare. Dategli la vostra guida, dategli regole chiare che voi stessi rispettate, siate affidabili e non tradite mai le promesse che fate.  Date spazio alla gioia alla serenità e all’allegria.

Mariateresa Bertazzoli

Psicopedagogista  Formatrice

 



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